Riapre il caso «Villanuova srl»

Dopo l’importante seduta «finanziaria» del 7 aprile, a Villanuova prosegue il «tour de force» programmato dall’amministrazione Comincioli, che ha convocato un nuovo consiglio comunale per la serata di giovedì prossimo.
All’ordine del giorno due «vari» decisamente importanti: quello del Piano di governo del territorio e quello del nuovo Piano socioassistenziale.
Proprio il confronto sul Piano socioassistenziale potrebbe rappresentare l’occasione per rilanciare la discussione sulla struttura per gli anziani della cittadina, al centro di una causa fra il Comune e la «Villanuova srl», la società proprietaria della «Residenza anni azzurri - Villaggio San Francesco», che funziona anche come Rsa per il paese.

Una causa destinata a complicarsi: il 19 febbraio, infatti, l’avvocato Maria Ughetta Bini, che seguiva la vicenda per conto del municipio, ha rinunciato all’incarico e non è ancora stata sostituita.
Al centro del contenzioso tra l’amministrazione guidata dal sindaco Ermanno Comincioli e la citata srl c’è il numero dei posti a retta agevolata da destinare ai residenti in paese.
La Rsa di via del Marinaio, lo ricordiamo, era stata costruita grazie alla convenzione tra il Comune e la società Ginica srl ufficializzata da una delibera del 22 dicembre 2003.

La realtà privata ha costruito l’edificio su un terreno di 8.600 metri quadrati messo a disposizione dall’ente pubblico, che aveva anche esentato la srl dal pagamento degli oneri di urbanizzazione secondaria e del costo di costruzione. In cambio, Ginica doveva assicurare la disponibilità di 40 posti (sui 120 complessivi) a retta agevolata agli anziani di Villanuova.
Poi però c’è stato il colpo di scena: il 10 dicembre del 2004 la prima società ha ceduto la residenza per la terza età e il villaggio alla srl Villanuova, e quest’ultima ha contestualmente dimezzato la disponibilità di posti letto per i villanovesi.

Ovviamente l’amministrazione comunale non ha digerito la «novità», e non trovando riscontro alla proprie proteste ha deciso di ricorrere al Tribunale di Brescia.
Attualmente sono 28 i villanovesi ospiti della struttura, venti dei quali pagherebbero la retta agevolata mensile di 1.250 euro, mentre gli altri versano una somma calcolata a partire da 2.150 euro. La quota ridotta era stata definita calcolando la media di quanto pagato per servizi analoghi a Gavardo, Roè Volciano, Vobarno, Vestone e Bagolino.


Cesare Mariani da Bresciaoggi

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