Merendine «giuste» col coupon

 Lo hanno battezzato «Merenda golosa? No, anche salutare!», e con questo progetto, in un colpo solo il Comune di Agnosine cercherà di educare alla salute alimentare i bambini, offrirà un sostegno alle famiglie e, per finire, darà pure una mano anche ai commercianti alimentaristi del paese. Economicamente parlando, però, viste le sempre più scarse risorse dei municipi, questo che per ora è un progetto pilota è dotato solo di cinquemila euro.
I contenuti?

«Abbiamo innanzitutto coinvolto il dottor Giuseppe Formenti, medico del paese e nutrizionista - spiega il sindaco Giorgio Bontempi -: in una mattinata a scuola gli è toccato spiegare ai circa cento ragazzini che frequentano le classi della elementare, affiancati da un gruppo di genitori, come è meglio nutrirsi. E nella stessa occasione noi abbiamo presentato la nostra iniziativa».
Che prevede che per il mese in corso ogni scolaro di Agnosine abbia a disposizione 23 coupons (tanti quanti sono i giorni lavorativi del mese) da 2 euro e 50 l’uno da spendere solo nei negozi di alimentari del territorio comunale per l’acquisto della colazione.

I 23 buoni saranno in realtà spendibili fino a giugno, al termine della scuola, e sulla base della convenzione con i negozianti (hanno aderito tutti, una decina di esercenti) consentono solo l’acquisto di panini imbottiti con prosciutto cotto, crudo, bresaola o formaggi vari, di frutta di stagione, di yogurt naturale o alla frutta, di crackers integrali, di fette di torta, latte fresco intero, succhi di frutta non zuccherati e acqua naturale o frizzante.
«Con questa operazione vogliamo promuovere una corretta educazione alimentare, cercando di cancellare dal menù dei bambini le ipercaloriche merendine confezionate e di sostituirle con alimenti più adeguati sotto l’aspetto nutrizionale - prosegue il primo cittadino -. Inoltre, nel momento della crisi diamo un aiuto alle famiglie sollevandole dal problema della colazione industriale, e aiutiamo anche i negozianti del paese: la mamma che entra in negozio col buono acquisto potrà magari comprare anche dell’altro».

Massimo Pasinetti da Bresciaoggi

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