Si alza il livello dell'acqua per decreto

Una firma che regala al lago d’Idro una �boccata d’ossigeno� da tempo necessaria per soddisfare i bisogni dell’ecosistema e lo fa riducendo la portata della cosiddetta �galleria degli agricoltori� da 7 metri cubi al secondo fino a 3,3.

La decisione, formalizzata ieri mattina durante un vertice tenutosi in Prefettura a Brescia dall’assessore Regionale alle Risorse Idriche Massimo Buscemi, si � concretizzata (salvo imprevisti) allo scoccare della mezzanotte di ieri, ora scelta per dare validit� al Decreto deputato a modificare, riducendolo, il flusso d’acqua in uscita dalla �galleria degli agricoltori�.

Il condotto in questione � una galleria di scarico di fondo utilizzata per far fronte ad emergenze idriche, tra cui improvvise piene o gravi necessit� irrigue.

Tuttavia l’attuale situazione del lago � diametralmente opposta a qualsiasi minaccia di straripamento e, inoltre, le coltivazioni in questi mesi hanno meno esigenza d’acqua rispetto al periodo estivo.

Questa riduzione di portata della galleria si presenta quindi come un confortante passo in avanti per il lago d’Idro che riotterr� il deflusso minimo vitale anche nell’area attualmente asciutta tra le paratoie di Idro e Lavenone.

I nuovi limiti fissati in Prefettura consentirebbero infatti il raggiungimento del deflusso minimo vitale dell’Eridio in circa un paio di settimane. Per la prima volta in tutta l’annosa vicenda del lago d’Idro la Regione Lombardia ha quindi emanato un Decreto che riporter� il lago a livelli adeguati alle necessit� dell’ambiente e delle comunit� rivierasche.

E proprio di livelli ha parlato lo stesso assessore Regionale Buscemi. �L’obiettivo - ha spiegato in una nota Buscemi - � quello di riportare il livello dell’acqua a quota 367 metri s.l.m., altezza che garantisce a chi vive in questa zona di poter usufruire dei servizi offerti dal lago�.

Al vertice in Prefettura hanno preso parte, oltre al vice-prefetto Attilio Visconti, anche i sindaci dei Comuni rivieraschi, il Commissario regolatore nominato dalla Regione e i rappresentanti della Comunit� Montana di Valle Sabbia, del Coordinamento delle Pro Loco e del Rid (Registro Italiano Dighe).

Ci� che � emerso dai giudizi di chi ha partecipato � che questa decisione, che rivede le posizioni assunte in passato dal Pirellone, si pone come �un primo passo concreto verso la maturazione dell’idea d’un lago utile ma anche sano e vivibile�.

Entusiasmo in parte velato di cautela, almeno fino a quando il Decreto non si trasformer� in fatto computo. Pi� probabile che le reazioni dei diciassette (tanti sono quelli attivi in Valsabbia) autoproduttori di energia elettrica siano diametralmente opposte, visto che da parte loro anche la quota di 7 metri cubi al secondo era ritenuta insufficiente.

In attesa di ulteriori sviluppi resta confermata la manifestazione convocata dal �Presidio 11 gennaio� (il coordinamento delle Pro loco dei Comuni di Anfo, Bagolino, Bondone, Idro e Ponte Caffaro) e dal Comitato difesa lago d’Idro e fiume Chiese) per domenica 28 gennaio alle 14, l’ennesima tappa di una vicenda che attende con ansia il proprio epilogo.

Michele Avigo
Da Giornale di Brescia

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