17 Marzo 2009, 00.00
Gavardo
Lettere

Il lungo sfogo di un ex leghista

E’ con molta amarezza e delusione che oggi 13 Marzo 2009 Comunico al Segretario Provinciale in carica il Sign. Borghesi Stefano le mie dimissioni definitive ed irrevocabili dalla carica di Socio Ordinario Militante della Sezione di Gavardo...

E' parecchio lunga la lettera di Marco Podavini.
Ci ha chiesto la cortesia di pubblicarla e lo facciamo volentieri


Signor Direttore,
è con molta amarezza e delusione che oggi 13 Marzo 2009 Comunico al Segretario Provinciale in carica il Sign. Borghesi Stefano e agli organi preposti del movimento della circoscrizione Vallesabbia e della sezione di Gavardo, di cui ho fatto parte per dodici anni, per l’esattezza dal 1997, le mie dimissioni definitive ed irrevocabili dalla carica di Socio Ordinario Militante della Sezione di Gavardo.
Questa scelta e’ maturata al termine di anni di dura lotta interna per la moralizzazione del movimento stesso dall’interno senza successo e dalla costante sofferenza personale degli ultimi tempi a seguito delle posizioni assunte dal movimento sia a livello Federale, che dopo il disastro della “Devolution” ha elaborato l’ennesima riforma “truffa” già abortita prima di essere approvata, il “Federalismo Fiscale annacquato in salsa Calderol-Berlusconiana” in fase di discussione alla camera in questi mesi da parte del governo romano, di cui la Lega Nord fa parte della maggioranza, sia per quanto riguarda la situazione a livello provinciale e locale per la totale mancanza di democrazia interna al partito nelle scelte, sia per le amministrative passate del 2004, a causa di cui rinunciai, con profondo rammarico e sconcerto per quanto accaduto, volutamente, alla mia candidatura nelle liste delle comunali gavardesi.
Il direttivo della sezione di cui allora ero componente con la maggioranza nel partito espressa dal mio gruppo approvo’ la scelta di fare alleanze politiche con il centrodestra gavardese, in particolare con Alleanza Nazionale e Forza Italia, allora svuotata dalla presenza di ex democristiani, quindi garantendo alla Lega con il sicuro successo elettorale il totale controllo dell’amministrazione gavardese in un ruolo di predominanza assoluta, e il conseguente reale cambiamento del panorama politico comunale dopo cinquant’anni di governo DC.

Un’opportunita’ storica ed “irripetibile” allora negata dalla segreteria federale milanese del partito, che ci obblogò a correre da soli, contro la decisione presa in perfetta autonomia, e per il bene del paese che necessitava di un cambiamento di amministrazione urgente, dai componenti dell’allora direttivo della sezione di Gavardo. Salvo poi smentirsi permettendo alleanze in alcune realtà locali anche in provincia di Brescia vicine a noi, poi punite solo formalmente facendole uscire dalla porta con l’espulsione, ma una volta ottenuti sindaci e assessori nei rispettivi comuni fatti rientrare dalla finestra nel movimento con l’immorale ed insensata riammissione, con un esempio molto negativo di rispetto delle regole e dello statuto per tutti i militanti.

Circostanza che si e’ ripetuta ora in vista delle prossime amministrative del 2009 dove le scelte sono state fatte in maniera “sudamericana”, degne di essere accostate a quelle del regime dittatoriale Venezuelano odierno di Ugo Chavez ,dove guarda caso hanno da poco tempo approvato con referendum, dopo aver incassato dal popolo due insuccessi pesanti, al terzo tentativo in maniera autoritaria la riforma della costituzione che permette al presidente in carica del Venezuela di essere rieletto senza limiti di mandati (prima erano al massimo due consecutivi) e di conseguenza a vita alla faccia del ricambio politico tanto decantato anche dallo statuto della Lega Nord, che prevede a parole massimo due mandati parlamentari consecutivi (vedi esempio concreto dell’ On. Daniele Molgora, e dell’ On. Davide Caparini dove non si contano però il numero di mandati parlamentari anche consecutivi), ma sudamericano nei fatti , senza nessuna libertà e di autonomia di scelta da parte dei militanti nella composizione delle liste e della linea politica generale comunale, disprezzando a priori, ponendo veti ed emarginando, militanti storici chiaramente non compromessi e non compromettibili, che hanno lavorato da sempre per lo sviluppo del movimento sia a livello locale che provinciale, e di conseguenza non graditi agli ex democristiani ora confluiti in fretta e furia in Forza Italia, dopo aver fiutato nell’aria il cambio prossimo di amministrazione e il Naufragio del progetto del partito democratico, ora in maggioranza a Gavardo, sia a livello nazionale che gavardese logoro dagli scontri tra la due componenti interne, quella di sinistra e quella ex popolare – democristiana di sinistra.

Sono venute meno purtroppo da troppo tempo anche le condizioni all’interno del movimento del rispetto delle regole della forma e degli statuti, la cui non osservanza è divenuta ormai una consuetudine, dove il piu’ furbo e scaltro ed “interessato”, ha sempre la meglio su chi si comporta in maniera onesta disinteressata e trasparente nelle proprie scelte politiche. Le persone preparate ed indipendenti politicamente fanno “paura” e vengono boicottate sistematicamente e messe in una condizione di persistente impotenza costrette ad abbandonare il movimento o ad assistere come “spettatore pagante“ all’ umiliante deriva “cadregara”, che ha ridotto le sedi centrali del partito e le sedi provinciali ad “uffici di collocamento” per comporre i Cda di enti dei piu’ svariati settori generando la “corsa“, con un’auto distruttiva lotta intestina, a chi si accaparra per primo l’assessorato migliore o l’ente con il piu’ lauto gettone di presenza, mercificando tutti i propri valori ideali, se presenti, in cambio del proprio tornaconto personale.

Negli ultimi anni gli scandali bancari (Credieuronord la famosa banca che ha chiuso i battenti di proprietà Lega) e finanziari (Fazio ex Governatore della Banca d’Italia – Fiorani amministratore della banca popolare di Lodi il quale godeva dell’appoggio politico della Lega) sono entrati a far parte anche della vita politica della Lega Nord, e il rinnovo della carica di segretario federale per molti versi necessaria, purtroppo perche’ Umberto Bossi a causa delle sue note questioni di salute personali e per questo non piu’ in grado di svolgere tale gravoso compito politico che necessita di perfette condizioni fisiche ed integrita’ mentale e morale, per il momento solo prevista, di norma fatta in congressi democratici, ma ora in onore della migliore tradizione “sovietica” divenuta scelta obbligata della “famiglia”, insieme alla “badante” e al “dentista orobico”, lasciando il segretario in “carica”, se pur non in condizioni fisiche idonee, a tempo illimitato, affinche’ cresca il “principe ereditario” della dinastia e “delfino” Renzo Bossi ormai già introdotto nei salotti buoni della politica e presentato in senato e puntualmente “accettato” ed anche ospite fisso alle “riunioni” di Arcore (noto anche per la vicenda dei suoi esami di maturità molto “convincenti“) come icona e simbolo da mostrare ai militanti “duri e puri” ed irriducibili, che accorrono nei comizi ad acclamare il vecchio leader malato, stanco ma mai domo, mentre le decisioni reali del partito vengono prese per lui da qualcun’altro, come venne fatto nel passato per i leader e i vecchi malati imperatori cinesi, senza “perdere tempo” in “inutili” congressi federali che restano sono solo un miraggio nella nebbia “padana”, e allo stesso tempo un lontano ricordo e quelli regionali, provinciali e locali invece gestiti in maniera “bulgara” nella maggior parte dei casi con candidature uniche, senza possibilità alcuna di sovvertire democraticamente la situazione gia’ preventivamente decisa in via Bellerio in quel di Milano nella sede centrale del partito, facendo passare il candidato ovviamente piu’ fedele e sicuro per la dirigenza centrale ormai al guinzaglio costante delle logiche ferree del magnate di Arcore, che impediscono qualsiasi scelta autonoma se non “quelle” prese nelle famose cene del lunedì nella residenza privata del premier.

La cosa ancor piu’ grave accaduta in questi anni che mi riguarda direttamente da vicino ed e’ stata la totale copertura e la continua e voluta “impotenza” da parte della segreteria provinciale, nei confronti degli esponenti della Lega Nord in consiglio comunale e del suo gruppo a Gavardo, i quali si sono macchiati delle peggiori infrazioni delle regole previste dallo statuto da osservare per il regolare funzionamento di un partito, divenuto ostaggio dei membri stessi rappresentanti nelle istituzioni, che si muovevano a loro piacimento con spregiudicatezza e senza nessun timore reverenziale di sorta consapevoli di avere i “santi protettori in paradiso”, tessendo accordi di volta in volta a loro piu’ comodi sia con la maggioranza che con il resto della minoranza, chiaramente come noto a tutti nella logica di quelli che parteciparono ad una famosa cena tra le minoranze del 2005, con il famoso motto stampato sui menù della serata “aspettando il 2009”, dopo avere in gran segreto stipulato un accordo pre-elettorale in vista del 2009 qualche giorno precedente alla cena stessa, come ampiamente sottolineato dalla famosa lettera anonima anche da me ricevuta del “Buon Natale Celtico” e ricevuta anche da tanti altri cittadini gavardesi in quel periodo.

Siamo passati negli ultimi sette anni da situazioni in cui i nuovi tesserati se “scomodi” per gli equilibri interni della sezione, impiegavano anche alcuni anni in alcuni casi a passare da sostenitori a militanti, a decisioni prese e messe a verbale del direttivo di sezione puntualmente non rispettate, a candidature interne alla sezione da mettere ai voti tra i militanti per decidere il candidato sindaco mai preventivamente condivise, e quindi “truffa” con la complicita’ del segretario di sezione allora in carica e compiacente, della località di S.Carlo di Gavardo, uscita all’ultimo secondo prima delle votazioni dei tesserati, degne delle peggiori stagioni democristiane del passato, a preconsiliari mai convocate se non con i “fedelissimi yesman”, al boicottaggio sistematico della fiaccolata sulla sicurezza del proprio partito organizzata dalla circoscrizione ventisei, comunque riuscita con grande successo nel nostro comune, alla mancata nomina per piu’ volte di membri delle commissioni comunali non graditi ai consiglieri comunali e al suo gruppo, se pur decisi dal segretario o dal commissario di sezione in carica al momento e messi a verbale, al sostegno del raddoppio di stipendio degli assessori anche della Lega Nord e del presidente della Comunità Montana di Valle Sabbia, con la motivazione che loro “stanno lavorando tanto ed e’ giusto che si aumentino gli stipendi”, talmente corretta la loro operazione da dover negare l’evidenza fino all’ultimo mentendo con le due buste paga in mano dell’assessore, che non confermava tale aumento in sede di riunione circoscrizionale, poi puntualmente smentito dall’analisi della busta paga innavertitamente dimenticata nella sede della riunione stessa, al boicottaggio del candidato Giovanni Ventura di Rezzato alle regionali del 2005 collegio Vallesabbia, per la nostra capogruppo in consiglio comunale un illustre “sconosciuto“, tranne ricordarvi il particolare che negli ultimi dieci anni il signore in oggetto in qualità di segretario con la sua sezione, quasi sempre al completo, erano una delle poche ad essere sempre presenti a tutte le manifestazioni organizzate dalla Lega Nord in zona, non eletto per la mancanza di parte dei voti di preferenza della Sezione di Gavardo e Villanuova sul Clisi e dell’Alta Vallesabbia, disposti a tutto pur di non fare eleggere un candidato del collegio sempre del loro partito ma a loro non gradito, al punto tale di girare i voti al Signor Moretti Ennio, oggi eletto Consigliere Regionale per la Zona della Franciacorta nemico giurato fino al giorno prima, fino ad arrivare agli ultimi due anni e ai nostri giorni, con la mercificazione e il repentino ed inaspettato “cambiamento di idea” di alcuni militanti storici da sempre in quota al mio gruppo, per cui in alcuni casi ho anche lottato personalmente per il loro passaggio della militanza, in cambio di posti di lavoro di qualsiasi genere, assessorati, presidenze di commissioni comunali o enti a nomina provinciale di qualsiasi tipo.

La ciliegina finale sulla torta e stata poi quella della divisione della circoscrizione ventisei Vallesabbia, per ovvi motivi di calcolo elettorale interni al movimento, prendendo come pretesto i litigi tra le sezioni, quando invece era semplicemente la parte alta delle sezioni della vallesabbia da Vobarno in su che non accettava di essere democraticamente in minoranza al trenta per cento nel colleggio, da parte della segreteria Nazionale su proposta di quella provinciale dopo le molteplici ed innumerevoli rassicurazioni di Giancarlo Giorgetti, che affermava in piu’ circostanze e garantiva che “la circoscrizione ventisei non sarebbe mai stata divisa fino a che lui era segretario nazionale”, tranne chiaramente smentirsi nel caso in cui il “nemico storico” delle Pertiche per la precisione della Frazione di Avenone e il suo gruppo, non decidesse di appoggiare il candidato uscente in scadenza del suo mandato.
Nuovamente in corsa per la carica di segretario provinciale Stefano Borghesi, non certo della rielezione, senza quei voti risultati poi determinanti e messi sul piatto in cambio della divisione antidemocratica e stalinista del collegio, poi puntualmente avvenuta e in merito alla quale un illustre democristiano ex sindaco di Gavardo nell’apprendere tale notizia recitava che “neppure la peggior Dc dei tempi passati avrebbe fatto una cosa del genere”.

Per mia fortuna il mio senso etico ha un limite sia morale che sostanziale come diceva anche in molteplici circostanze e scritti lasciati a disposizione dei posteri, nelle bellissime stagioni di lotta passate insieme, il mio carissimo ormai ex compagno di partito ed amico “el profisur de italiano de gaart ”, oggi in pensione che ora a suo dire “ha cambiato idea” e ovviamente bandiera, giusto erede leghista della migliore tradizione democristiana, pregandomi in maniera “minacciosa” di non “disturbarlo” piu’ al telefono, perche’ dopo anni di battaglie comuni ora era sottinteso che ero “scomodo” e chiaramente non gli servivo piu’ perche’ era riuscito nella “brillante” operazione di “elemosinare” nel vero senso della parola, qualche assessorato sicuro per se stesso o poco più e la futura presidenza di un ente dell’istruzione provinciale, in cambio della sua fedeltà assoluta al segretario provinciale attualmente in carica. In cambio però di maltrattare, umiliare ed emarginare alcuni suoi compagni di viaggio “politico” e di partito fino a qualche minuto prima, ormai tra i pochi duri oppositori rimasti del segretario provinciale stesso, motivando il suo comportamento nei nostri confronti come scelta unica possibile ed “purtroppo” obbligata.
Non calcolando pero’ che il suo futuro amministrativo e’ scontato e allo stesso tempo in un vicolo cieco, e nel breve termine di grandissima impotenza politica, intrappolato nella morsa stretta dei vecchi ex Dc non pensando che cosi’ facendo sarebbe ricaduto nella trappola del famoso romanzo “il Gattopardo”, scritto nella metà del secolo scorso nella Sicilia del dopoguerra, celebre per la frase “deve cambiare tutto perche’ tutto resti immutato”. Situazione comoda per le “interessate” e vecchie eminenze grige gavardesi chiaramente contrarie a qualsiasi forma di cambiamento che non tuteli con “sicurezza” i loro interessi.

Dopo essere stato cosi’ bersaglio e allo stesso tempo vittima per molti anni degli attacchi delle “lobbies” di potere della mia zona di residenza con critiche, denigrazione sistematica, derisione, diffamazione continuata e grave, boicottaggio sistematico della mia personale attivita’ lavorativa autonoma, ed atti realmente accaduti che vanno oltre la semplice intimidazione per le mie posizioni politiche e personali nel periodo della mia militanza nella Lega Nord, sia a livello comunale che non, ritengo di non riconoscermi piu’ nei valori di lealta’ trasparenza ed onestà che contraddistinguevano il movimento dodici anni fa, e che mi hanno fatto avvicinare e rendere partecipe del sogno “federale” per cui tanto il nostro compianto Gianfranco Miglio si batteva e che ora la Lega Nord ha abbandonato e “tradito” per confluire in una deriva “populista” di stampo autoritario (vedi la scelta del ministro Maroni e del governo di inviare l’esercito nelle nostre città), che nulla c’entrano con gli ideali di liberta’ e giustizia che ispirano le costituzioni degli stati veramente federali, e non ultracentralisti come il nostro attualmente ora grazie anche al contributo interessato e compiacente, ma allo stesso tempo anche imbarazzante della Lega Nord.

Ho deciso di portare avanti le mie idee in altre realtà, se pur ricevero’ attacchi e pressioni personali, magari piu’ forti delle attuali ma almeno saro’ in un contesto dove vige ancora il rispetto delle regole democratiche, dell’autonomia di scelta dei cittadini per il bene del proprio comune come per i migliori principi federali, e il rispetto di chi ha idee diverse dalle proprie, e dove si fa politica con il “cuore” e per il bene comune e non esclusivamente per il proprio “portafoglio” e quindi di conseguenza per il proprio tornaconto ed interesse personale.

Forse poteva avere ragione un tempo un‘illustre esponente del centrodestra gavardese anni fa, quando nella “famosa” cena in località Paitona di Soprazocco di Gavardo, quando ad una mia domanda su come potesse sedersi a cena con chi lo aveva diffamato ed umiliato fino al giorno prima, lui mi rispose affermando, ed allargando le braccia come fanno i sacerdoti durante la messa: “carissimo amico questa e’ la politica”.
Ma dopo tutte queste vicissitudini personali Credo Ancora Fermamente e piu’ di Prima che la mia idea, il mio modo di fare “politica” come missione e come servizio svolto per tutta la collettività, sia molto diverso da quello di queste stagioni appena terminate, ed e’ destinato a crescere in maniera forte ed innarrestabile come reazione al parassitismo e alla corruttela dilagante di stato, e con il tempo in maniera tale, da riempire l’immenso vuoto politico lasciato oggi dalla Lega Nord alle generazioni future.
E come affermava lo scomparso professor Miglio “il cambiamento e il federalismo si imporrebbero anche se non lo volessimo!!! Anche se non ci fosse piu’ chi vi sta parlando per forza delle cose, anche se la Lega Nord dovesse scomparire!!“ o come nella realta’ odierna ostaggio POLITICO del PDL e tenuta in vita solo come contenitore totalmente svuotato e demagogico, per gestire solamente il grande dissenso elettorale-fiscale del nord.

Tanto era dovuto per vostra opportuna conoscenza.
Grazie dell’attenzione e buona fortuna.
Distinti saluti.
Marco Podavini


Commenti:
ID350 - 17/03/2009 00:00:00 - (gizeta2002) -

E' solo lo sfogo di un perdente. Non merita altro. E' utile solo a qualcuno per seminare zizzania. Ciao.

ID351 - 18/03/2009 00:00:00 - (poda1976) -

Non e' una lettera scritta per seminare zizania ma e' la descrizione precisa della realta' e di come si svolge la vita quotidiana dei militanti e non, in maniera antidemocratica e 'stalinista' all'interno del movimento politico lega nord dichiaratamente federalista a parole ma non nei fatti!!
Per quanto riguarda il' perdente' saranno i posteri a giudicare la tua affermazione....
Preferisco comunque e sempre essere perdente che compromesso e non libero di affermare le mie idee anche se scomode.

ID352 - 18/03/2009 00:00:00 - (brigi) - brigitto

non esistono i perdenti, esistono solo persone che hanno fatto le loro esperienze.
penso ci voglia coraggio a scrivere cose realmente accadute. è raro al giorno d'oggi.
in quanto a zizzania se volete potete continuare a vivere dicendo che il re...non è nudo.
buona fortuna. qualSIASI SIA IL VOSTRO CREDO.

Aggiungi commento:

Vedi anche
17/09/2010 21:50

«Accuse gravi ed infondate» Alle accuse di nepotismo nelle assunzioni, la Lega Nord risponde con un comunicato del segretario provinciale Stefano Borghesi.

14/09/2008 00:00

La Lega «strappa» con Cipani Sui rapporti fra l'amministrazione comunale salodiana ed il Carroccio, deteriorati da tempo, interviene il segretario provinciale della Lega Nord Stefano Borghesi. Nel mirino la questione ospedale, ma anche altro.

15/11/2016 10:48

Le dimissioni del sindaco Umberto Corsini ha presentato le dimissioni dalla carica di Primo cittadino del Comune di Mura Savallo alla fine di ottobre ed ha venti giorni di tempo per ritirarle: «Ho ancora qualche giorno per decidere» ci ha detto, lasciando aperta una... "porticina"

14/01/2018 09:11

Per Stefano suona la carica dei 33 Tanti auguri a Stefano Vassalini, di Preseglie, che proprio oggi, domenica 14 gennaio, compie i suoi primi 33 anni

12/03/2008 00:00

Matteo Meroni lascia la vicepresidenza di Aib L'imprenditore Matteo Meroni ha rassegnato nei giorni scorsi le dimissioni dalla carica di Vice Presidente dell’Associazione Industriale Bresciana (AIB), con delega alla formazione e stampa, fino ad oggi ricoperta.




Altre da Gavardo
26/03/2024

Controlli nel centro storico e nei parchi

Proseguono i controlli della Polizia locale della Valle Sabbia, contro degrado e spaccio: problemi con la droga a Gavardo e con l’alcol a Sabbio Chiese

26/03/2024

Volontari in campo per il Bufo Bufo

Con l’arrivo della primavera tornano le iniziative di salvaguardia delle colonie di rospi che si riproducono in Valle Sabbia

26/03/2024

Musicisti per un giorno

In occasione della Giornata del Riciclo i bambini della Scuola primaria di Sopraponte e la Banda “Nestore Baronchelli” si sono esibiti insieme in un piccolo concerto

26/03/2024

Gavardo capitale del calcio giovanile

Saranno 16 (con 3 dall’estero) le squadra categorie esordienti e giovanissimi sperimentali che nel weekend di Pasqua si sfideranno nel Torneo internazionale del Garda e Valsabbia - Città di Gavardo

25/03/2024

Comaglio si ricandida e apre alla minoranza

Il sindaco di Gavardo si ripresenta per un secondo mandato alla guida del paese più popoloso della Valle Sabbia e apre ad un possibile allargamento della coalizione

25/03/2024

Flash mob per il Chiese

È andato in scena sabato pomeriggio sul ponte di Gavardo per invitare tutti alla grande manifestazione unitaria di sabato 13 aprile a Brescia

24/03/2024

Fioretti

La Quaresima e i fioretti, il problema del perdono, due truffe diffuse, la Via Crucis in Monticello, Orsolina Avanzi e Cecilia Zane, una poesia, tre compleanni e vari eventi.

23/03/2024

«E il Postamat di Gavardo?»

Un servizio “spesso fermo, non funzionante, e le poche volte in cui invece funziona lo fa con tempi di erogazione biblici”. Così scrive un nostro lettore

20/03/2024

Don Carlo Tartari diventa monsignore

Il sacerdote gavardese, vicario episcopale per la Pastorale e i Laici, è fra i nuovi Canonici Onorari della Cattedrale nominati dal vescovo, con lui anche il vicario episcopale territoriale don Leonardo Farina

18/03/2024

Bullismo e cyberbullismo, uso corretto dei social network e i pericoli del web

Due incontri con le scuole con il maggior Luca Starace e una serata per i genitori con il sostituto procuratore Alessio Bernardi e l’esperto informatico Cesare Marini