Addio Pietro, partigiano del Tesio

Se n’è andato sommessamente Pietro Tonni, partigiano del Tesio, protagonista con la moglie Caterina Rossi di numerose vicende legate alla resistenza nella zona compresa tra Serle, Paitone e Gavardo.
Originario di Serle, dove era nato nel 1916, dopo avere combattuto sul fronte dell’Albania, aveva conosciuto e sposato Caterina Rossi con la quale ha condiviso l’esperienza della partecipazione tra i patrioti nel periodo tra il 1943 e fino alla Liberazione del 25 aprile 1945.

In quel periodo, al comando dell’ufficiale Stefano Allocchio si era costituito un distaccamento di Fiamme Verdi della Brigata che ebbe il ruolo di stabilire un collegamento logistico tra la città, la Vallesabbia e la Valletrompia compiendo diverse azioni di sabotaggio e per procurare armi.
Pietro Tonni partecipò direttamente alle imboscate presso il Budellone per disarmare le milizie repubblichine e riportando le armi su nei fienili e negli anfratti della zona carsica del Tesio.

Tra le azioni più spettacolari, Pietro prese parte all’attacco della guarnigione della Xa Mas di stanza nei locali dell’oratorio di Gavardo. L’azione, perfettamente riuscita, consentì di recuperare armi e materiale per il rifornimento dei partigiani operanti sulle montagne circostanti.
Grazie alla sua conoscenza dei luoghi diede rifugio e aiuto logistico a numerosi membri delle brigate partigiane che transitavano da Serle e Paitone: tra questi alcuni giovani che poi perirono nell’agguato alla Fratta così come ai martiri di Provaglio Vallesabbia. Tutti in quel periodo erano passati dal fienile di Pietro trovando rifugio e sostegno materiale.

Pietro Tonni fu poi protagonista nei giorni dell’aprile del 1945 della Liberazione di Gavardo assieme ai compagni della Brigata “Perlasca” che era rimasta priva della guida di Stefano Allocchio imprigionato in Germania.
Gran parte delle vicende di quel periodo sono state narrate con scrittura vivida e con grande sentimento dalla moglie Caterina Rossi che con Pietro ha preso parte attiva alla lotta di liberazione nel libro “I giorni del Tesio” scritto nel 1995.
Carattere forte e schivo, aveva trascorso gran parte della vita a Prevalle con la moglie e gli otto figli. Da diversi anni era a Gavardo dove, dopo lunga malattia si è spento e dove si svolgeranno le esequie mercoledì 18 marzo.

Paolo C.

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