Inaugurata una nuova casa alloggio

È stata inaugurata come previsto nel giorno di San Faustino l’ultima opera costruita in terra africana dal gruppo Mali Gavardo.

Si tratta di una casa alloggio adiacente al Day hospital di Bamako, capitale del Mali, costruito due anni fa sempre dai volontari dell’associazione gavardese, che servirà ad ospitare le suore africane che prestano servizio presso la struttura ospedaliera, i medici e i paramedici italiani che vi presteranno la loro opera come volontari e gli studenti in medicina maliani presenti per periodi di aggiornamento.

«Quest’anno abbiamo avuto un ritardo nell’arrivo del container con i materiali – ci racconta don Giovanni Zini, parroco di Vallio Terme che ha assistito per tre settimane i volontari – e di conseguenza i volontari hanno dovuto lavorare a ritmo serrato, dalle sette di mattina a mezzogiorno e nel pomeriggio dalle due alle sei, anche il sabato, per riuscire a terminare l’opera entro il termine previsto». E così è stato. Puntuale l’inaugurazione è avvenuta domenica 15 febbraio, giorno di San Faustino e Giovita, patroni di Brescia, a testimoniare il dono dell’intera Chiesa bresciana a quella maliana.

Dall’Italia sono partiti in 43, tra cui una decina di signore per preparare i pasti, pulire gli alloggi del centro pastorale della diocesi di Bamako che li ospitava, provenienti in maggioranza dalla Valle Sabbia, ma anche dalla bassa bresciana e dal trentino.

Il lavoro è consistito nel terminare la struttura in parte già iniziata dai maliani, che prevede al piano terra degli alloggi per i medici e il personale infermieristico che giungerà dall'Italia per operare e tenere dei corsi di aggiornamento ai medici locali, grazie a una convenzione fra la Chiesa maliana e il governo del Mali.

La costruzione è a ferro di cavallo con un porticato a formare un chiostro centrale, al primo piano ci saranno gli appartamenti delle suore maliane che gestiscono l’ospedale, fra cui una medico e le altre infermiere e tecnici di laboratorio. La struttura inoltre è dotata di un centro dialisi e di un reparto maternità.

Ma il progetto di quest’anno si completa anche con un sistema informatico che mette in rete i cinque ospedali costruiti dal gruppo Mali Gavardo nel paese africano, in modo che questo della capitale risulti un centro di richieste e informazioni anche per gli altri.

Nelle tre settimane della sua presenza, don Gianni ha potuti visitare anche il seminario di Bamako che raccoglie seminaristi anche dai paesi vicini, quali Costa d’Avorio e Burkina Faso, seguiti per quanto riguarda la formazione teologica da missionari francesi. Inoltre con Gabriele Avanzi, l’iniziatore del sodalizio gavardese, ha fatto visita alla prima scuola costruita vent’anni fa, dove Avanzi ha potuto incontrare i maliani che diedero il loro aiuto nel costruire la struttura.

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