La sicurezza sulla rete spiegata agli studenti

Agnosine, Odolo, Sabbio, Unicef, Polizia postale e Microsoft Italia, tutti insieme per insegnare ad usare Internet senza pericoli. A spiegare prima al centinaio di ragazzini della scuola media di Agnosine, poi ad altrettanti della media di Odolo e infine ad insegnanti e genitori sempre alla media di Sabbio Chiese è stato ieri mattina il bresciano Mario Fontana, responsabile per la sicurezza applicata di Microsoft Italia. L’obiettivo, insegnare prima ai ragazzi e poi ai loro genitori ed insegnanti, in occasione della «Giornata mondiale dell’Internet Save (Internet Sicuro)» cosa vuol dire sicurezza nell’uso del computer.

Le tre «lezioni», una via l’altra, sono partite da alcune domande base: «Chi usa il computer», «chi va in Internet?» (e qui quasi tutte le mani sia giovani che adulte si sono alzate); «chi chatta?» (sono invece relativamente pochi).
Cos’è il virus (un programma che crea danni al computer), cos’è il virus-worm (il «derme» colui che prende il virus e lo porta su un altro computer); cos’è un troyan horse (o cavallo di troia): colui che finge di essere utile, ma che vuole invece distruggere dati e danneggiare il computer; cos’è lo spyware (un software che spia).

E dopo le nozioni sui «nemici» del computer ecco cosa fare per batterli: antivirus e nel caso di temesse qualcosa rivolgersi alla Polizia di Stato, www.poliziadistato.it. Tante le domande fatte dai ragazzi più informati, meno quelle degli adulti. Fontana è nato a Brescia 38 anni fa. Dopo aver vissuto alcuni anni sul Garda, dove ha frequentato il liceo scientifico di Salò, e dopo aver seguito un corso post diploma in Informatica (la facoltà universitaria ancora non c’era), Fontana si è trasferito a Milano, dove ha lavorato per la Divisione consulenza di Microsoft Italia, viaggiando lungo tutto lo stivale. Dal 2005 è di nuovo a Brescia, da responsabile della sicurezza applicata: «Attualmente il mio compito è di spiegare a chi sviluppa software a creare programmi non facilmente attaccabili dai loro nemici, gli hacker. Questa iniziativa nelle scuole è attivata in tutta Italia, solitamente a cura della Polizia postale, per la prima volta, attraverso me, Microsoft la attua direttamente».

Il costo dell’operazione, che ha subito trovato l’interessamento delle scuole valsabbine di Agnosine (responsabile la prof.ssa Natalia Tonini), Odolo (guidata dalla docente Cristiana Nember) e della sede centrale di Sabbio (con a capo la prof.ssa Monica Ceresa), è stata a costo zero.

di Massimo Pasinetti da Bresciaoggi

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