«Occasione persa, ma non finisce qui»

Ci sono da garantire 10 metri cubi di acqua nel Chiese per dare forza alle turbine da Vobarno in gi�, abbiamo detto. “Ma dove sta scritto che questa � un’esigenza prioritaria?” si chiedono i rivieraschi che ormai sono sul piede di guerra tutti quanti, senza pi� distinguersi fra Comitati e Coordinamenti, sindaci, assessori, operatori turistici o ambientalisti (� questo semmai l’unico aspetto positivo dell’intera vicenda). “L’intervento di manutenzione sul canale dell’Enel era l’occasione buona per rivedere almeno temporaneamente il lago uscire dal suo sbocco naturale, come non accade ormai da pi� da dieci anni, anche questo per� ci viene negato � aggiungono �. Per di pi� in barba a tutte le regole di sicurezza che ci hanno propinato fino ad oggi: con il getto d’acqua che esce dalla “galleria” e va a sbattere proprio alla base della paleofrana. Se c’� una condizione preoccupante � proprio questa”. Ma perch�, chiediamo: “Se si arrivasse a far uscire il lago dal suo sbocco naturale verrebbe dimostrata la balla della paleofrana e non si potrebbe pi� tornare indietro” affermano in molti. “Ma non finir� qui” promettono i pi� bellicosi.

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