Ultimo appuntamento al santuario di Claone

La piccola chiesa del santuario di Claone, dedicata alla Vergine, San Giovanni Battista e San Rocco, che domina dall’alto il centro abitato di Lavenone, ospiterà questo sabato sera alle 20.30 un nuovo spettacolo della rassegna “Natale nelle pievi”, intitolato “Chèi tré originài che fa i regài”, l’ultimo della rassegna in Valle Sabbia.

Cosa accadrebbe se Santa Lucia, la Befana e Babbo Natale si mettessero a litigare e non consegnassero più i regali? “Poer Gnari”, con la loro Santa in sciopero! Un viaggio fantastico dove possiamo incontrare animali con sembianze e comportamenti umani e personaggi della tradizione presi dalla smania del nostro quotidiano, sfuggono al loro alone fiabesco, come in un sogno divertente e surreale.
È proprio in un sogno che un uomo incontra i Re Magi, genti insolite, con colori e sapori di un mondo lontano. Lui li guarda senza paura, come chi è capace non solo di accogliere e comprendere la diversità, ma anche di lasciarsi sorprendere da essa e trarne forza.
Un sogno d'amore, quello di un uomo e di una donna, che insieme riprendono la tradizione, a lui tanto cara, del presepio vivente.
Un sogno infranto di una madre, con il dolore che si porta dentro di sé per la perdita del figlio e di sfiducia nei confronti di un Dio senza misericordia. Le percussioni musicali si intrecciano con storie giocose, leggere e fantastiche, ma anche dolci malinconie, “perchè ogni bresciano il Natale lo vive a modo suo”.

Questi, in sintesi, i quattro brevi racconti che danno vita allo spettacolo, con i testi di Giuliana Bernasconi, Armando Azzini, Guido Omodei e Maria Filippini, interpretati da Monica Lanzani e Fabio Teoldi del teatro “Cara Mella”, con l’accompagnamento musicale di Stefano Frizza al clarinetto, Guido Vavassori al flauto traverso, Marino Fracassi alla chitarra e Davide Sottini e Matteo Ricca alle percussioni.

Invia ad un amico Visualizza per la stampa

Vedi anche