08 Gennaio 2007, 00.00
Valsabbia - C
Sovraccrescita urbana

Una sfida ignorata in Europa... e in Valsabbia

L’incessante sovraccrescita urbana rischia di compromettere l’equilibrio ambientale, sociale ed economico dell’Europa. quanto afferma una relazione dell’Agenzia europea dell’ambiente (AEA).
A noi pare stia succedendo anche nella nostra Valle.

L’incessante e rapida sovraccrescita urbana rischia di compromettere l’equilibrio ambientale, sociale ed economico dell’Europa. quanto afferma una relazione dell’Agenzia europea dell’ambiente (AEA). A noi pare che anche la nostra Valle non sia del tutto estranea a questo processo.

La relazione, intitolata “Urban sprawl in Europe the ignored challenge” (La sovraccrescita urbana in Europa la sfida ignorata), mostra come molti dei problemi ambientali in Europa derivino dalla rapida espansione delle aree urbane.
L’economia globale, le reti di trasporto transfrontaliero, le grandi trasformazioni sociali, economiche e demografiche nonch le difformit nelle legislazioni nazionali relative all’ordinamento del territorio sono soltanto alcuni dei principali fattori di cambiamento dell’ambiente urbano.
La relazione sollecita pertanto lo sviluppo di una politica a livello comunitario finalizzata al coordinamento e al controllo delle attivit di pianificazione del territorio.

La sovraccrescita urbana o espansione urbana incontrollata si verifica quando il tasso di trasformazione d’uso del suolo supera il quello di crescita della popolazione. Secondo la relazione, oltre un quarto del territorio dell’Unione europea stato urbanizzato. Gli europei vivono pi a lungo e sempre pi spesso da soli, aumentando in tal modo la pressione in termini di spazio abitativo. Si viaggia di pi e si consuma di pi.
Nel periodo compreso tra il 1990 e il 2000, oltre 800.000 ettari di territorio europeo sono stati edificati: un’estensione pari a tre volte la superficie del Lussemburgo.
Se questa tendenza persister, le aree urbane raddoppieranno nell’arco di appena un secolo.

La continua espansione delle citt comporta un aumento del fabbisogno energetico e di infrastrutture per i trasporti nonch l’occupazione di estensioni sempre pi ampie di suolo. Tutto ci danneggia l’ambiente naturale e provoca un aumento delle emissioni di gas ad effetto serra.
Il cambiamento del clima e l’aggravarsi dell’inquinamento atmosferico e acustico sono fra le conseguenze. La sovraccrescita urbana incide pertanto direttamente sulla qualit della vita delle persone che vivono nelle citt o nei loro dintorni.

“L’espansione urbana incontrollata rappresenta piuttosto una conseguenza dei cambiamenti degli stili di vita e dei modelli di consumo, che della crescita demografica. Il crescente fabbisogno di alloggi, cibo, trasporti e turismo comporta un analogo consumo di suoli.
Le aree rurali che circondano le citt presentano spesso un valore di mercato meno elevato e questo facilita l’espansione sotto la spinta delle esigenze citate” afferma la prof.ssa Jacqueline McGlade, direttore esecutivo dell’AEA.

“I fondi strutturali e di coesione dell’UE, strumenti di cruciale importanza per la societ in Europa, rientrano fra i principali responsabili della sovraccrescita urbana.
Tale impatto acquista rilievo dal momento che l’UE e i suoi Stati membri stanno discutendo come allocare il prossimo bilancio dell’Unione europea.
I nuovi Stati membri, in particolare, andranno incontro ad effetti drastici, e dovrebbero dotarsi di linee guida politiche, al fine di evitare i rischi ambientali derivanti da un afflusso di fondi improvviso”, ha affermato la prof.ssa McGlade.

La relazione contiene studi riguardanti sette citt europee, che illustrano diversi approcci, condivisibili o meno, relativi alle attivit di pianificazione ed applicati negli ultimi 50 anni.
La relazione sottolinea, in particolare, che il fenomeno dell’espansione incontrollata, lungi dall’essere un fatto localizzato, colpisce quasi tutte le citt europee e non manca di suggerire iniziative e politiche per il futuro, volte a fronteggiare con efficacia la continua tendenza alla sovraccrescita urbana.

La relazione stata redatta dall’AEA e dal Centro comune di ricerca (CCR) della Commissione europea. L’AEA ha sede a Copenaghen. Scopo dell’Agenzia contribuire ad un miglioramento significativo e misurabile dell’ambiente in Europa, mettendo a disposizione dei decisori politici e del pubblico in generale informazioni tempestive, mirate, pertinenti e affidabili.


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