A Giobatta Danda nel ricordo del btg. Vestone

Vestone da ieri ha un cittadino in più. Nel corso di un consiglio comunale, riunitosi in seduta straordinaria sabato mattina, è stata attribuita la cittadinanza onoraria a Giobatta Danda, vicentino di Chiampo, reduce del battaglione Vestone in Russia.
Come ha voluto ricordare in apertura il sindaco Emanuele Corli «è un riconoscimento a quanti sono stati legati al paese di Vestone per aver combattuto nel battaglione che ne porta il nome. Ora a persone illustri come Enrico Bracchi, comandante del battaglione in Russia, Mario Pamato, tenente medico del Val Chiese, Mario Rigoni Stern e Nelson Cenci, rispettivamente sottufficiale e ufficiale del Vestone, si aggiunge anche Giobatta Danda, anch’egli ufficiale del Vestone. Questo riconoscimento – ha voluto sottolineare il primo cittadino – vuole attribuire valore alla memoria».

Il sindaco ha lasciato la parola ha Luigi Bianchi, già primo cittadino vestonese, il quale ha voluto ricordare i legami di Danda con Vestone che portarono alla stesura della memorie del reduce nel libro “Vistù”, pubblicato nel 1992 con il sostegno del comune. Ha tenuto, inoltre, a ricorda come Danda, dopo l’8 settembre 1943, diventò comandate partigiano nella brigata Rosselli, scegliendo proprio come nome di battaglia “Vestone”.

Alla cerimonia erano presenti altri reduci alpini fra cui Nelson Cenci, anch’egli cittadino onorario vestonese e due altri reduci alpini che erano nella 54ma compagnia comandata da Danda: Paolo Vezzola di San Felice e Giuseppe Briarava di Campione di Tremosine. Con loro anche i vestonesi Aldo Pizzoni e Alberto Albertini, Giacomo Leali di Puegnago e Primo Zambelli di Levrange.

Danda, ringraziando per riconoscimento, ha espresso l’orgoglio di portare su petto le medaglie d’argento e di bronzo al valor militare e le tre croci di guerra, ricordando che tali riconoscimenti sono merito anche dei suoi soldati che non fecero più ritorno a casa.

Presso la sede degli alpini di Vestone si è tenuta dopo una breve cerimonia con l’alzabandiera e la deposizione di una corona, cui sono seguiti i discorsi del capogruppo vestonese Emiliano Piadena e del presidente della “Monte Suello” Fabio Pasini, patrocinatori del riconoscimento presso il comune.

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