Fondi ministeriali per l'antica fortezza

“L’idea è quella di favorire una progettualità capace non solo di salvaguardare la Rocca, ma anche di valorizzarla a fini turistici e culturali”.
Sul “quantum” invece il sottosegretario all’economia Daniele Molgora, raggiunto al telefono, non si sbilancia: “Dipende dal progetto di massima che il Comune sarà in grado di produrre, non possiamo saperlo in questo momento. L’elemento di novità però non è tanto la quantità di denaro impegnato, ovvio è importante anche quella, quanto l’intenzione di stabilire un finanziamento che duri nel tempo, anno dopo anno. Perché sia chiaro che gli interventi che intendiamo favorire non abbiano carattere episodico”.

Fondi del ministero dei Beni e della Attività culturali che sarà l’Amministrazione comunale di Anfo a gestire.
Se l’onorevole Molgora, valsabbino d’adozione, ha assunto per l’occasione una funzione propositiva, infatti, ad assumersi l’onere della spesa (con fondi pubblici, ricordiamolo) è stato il ministro Sandro Bondi.
“Nel corso di un cordiale incontro il Sottosegretario ha sottolineato al Ministro la necessità di procedere ad un intervento di restauro della Roca d’Anfo, situata sul lago d’Idro in provincia di Brescia – puntualizza infatti una nota del ministero -. Il ministro stesso ha definito il monumento valsabbino ‘un capolavoro dell’architettura militare napoleonica’, aggiungendo che lo stesso costituisce ‘una perla del territorio bresciano’ e come tale va salvaguardato”.

“La Rocca d’Anfo – ha affermato il Sottosegretario Molgora - è stata il perno militare di difesa del territorio da parte Veneziana prima e poi nei secoli per francesi ed austriaci. Ora è venuto il momento che diventi invece il perno di una politica che mira a rilanciare, con nuovi strumenti, il turismo sulle sponde del lago d’Idro. Questo primo finanziamento, che con grande attenzione e sensibilità il Ministro Bondi ha dichiarato di poter mettere a disposizione del territorio, vuole essere un segnale affinché tutti i livelli istituzionali, insieme alle categorie economiche, si attivino per accelerare il recupero, e la valorizzazione, della nostra bellissima Rocca sulle pendici del monte Censo diventando, al più presto, meta di un turismo di qualità anche internazionale”.

L’attenzione ministeriale è da intendere come volano per far partire iniziative anche più complesse, dunque.
Che, dopo decenni di attesa, sia giunto finalmente il tempo di porre mano in maniera strutturale e complessiva all’intera area dell’antica fortezza?
Già sorge un problema però: i tempi perché il finanziamento ministeriale possa essere fruibile già dal 2009.
“Certo, l’amministrazione comunale di Anfo deve fare alla svelta a presentare un suo progetto di massima, sennò per l’anno prossimo non ce la facciamo” ammette Molgora.

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