Martedì l'ultimo addio a Michele

Saranno celebrati a Vestone marted� alle 14 e 30, i funerali di Michele Cargnoni, il capitano dell’Aeronautica militare che nel pomeriggio di gioved� � precipitato insieme ad altri sette commilitoni in Francia. Nel tardo pomeriggio di oggi i militari hanno informato la famiglia che le salme raggiungeranno Brindisi questa domenica, per le esequie in forma ufficiale, dopo di che sar� dato il nulla osta al loro trasferimento nei paesi d’origine.
La famiglia avr� cosi la possibilit� di trattenere il congiunto per alcune ore in casa e di separarsene con minor trauma.

Pap� Cargnoni e mamma Zambelli, entrambi originari di Pertica Bassa prima che vestonesi, hanno poi chiesto e ottenuto che i resti del loro figliolo, dopo le esequie che saranno celebrate da don Dino Martinelli nella parrocchiale vestonese, vengano tumulati nel piccolo cimitero di Levrange, insieme agli altri cari.

Intanto nel centro valsabbino, dopo lo shock iniziale, � un’intera comunit� quella che prende a ricordare. “Quando tornava ci incontravamo volentieri. Eravamo cos� diversi eppure ci si intendeva. Aveva una moto come la mia, ma credo che in fondo quello che ci univa fosse la passione per le cose che pi� ci piaceva fare”. La testimonianza del coetaneo Lorenzo, un imbianchino vestonese che occupa tutti i fine settimana gareggiando da “privato” con la moto, � solo una delle tante.

Michele Cargnoni aveva scelto di abitare a Brindisi senza per� mai rinnegare le sue origini valsabbine.
Cos� quando gli impegni di lavoro lo permettevano, raggiungeva Vestone dove ad attenderlo c’erano i familiari, ma anche tanti amici che ogni volta lo ritrovavavno volentieri. Poco importa che fossero il maresciallo dei carabinieri, la vecchia maestra o il compagno di scorribande giovanili: tutti lo tratteggiano come un giovane simpatico, alla buona. L’eccellenza con la quale si era fatto strada nell’Aeronautica non avevano modificato la sua bont� d’animo.

Peculiarit� che da qualche anno Michele aveva deciso di mettere al servizio della collettivit�, pilotando lo stesso HH-3F che l’ha ucciso per soccorrere decine e decine di sventurati. L’ultima volta giusto luned� scorso, a Taranto, per assistere una bimba cardiopatica di pochi mesi che senza l’intervento del Sar (Search And Rescue) di Brindisi non avrebbe potuto sopravvivere.

Invia ad un amico Visualizza per la stampa

Vedi anche