Considerazioni sullo sblocco del cantiere scuola a Vobarno

 
Una vicenda tribolata fin dall’inizio, con il primo bando vinto e contestato, con lavori di demolizione parzialmente effettuati e poi con l’abbandono dell’impresa vincitrice.

L’altra faccia della medaglia sono stati i disagi derivanti dall’organizzazione delle classi su due plessi (la ex sede Itis e il vecchio Palazzo Comunale), la mancanza di aule per la didattica e della palestra dislocata presso il centro sportivo col disagio di spostamenti in autobus.
Oltre ovviamente ai maggiori costi sostenuti. Questa trafila dura dal 2020.

Il rischio concreto è stato quello di una caduta di qualità dell’insegnamento, drenato solo dall’impegno del corpo docente che ha operato ed opera tutt’ora in condizioni difficili.

Ora, la notizia positiva è che ad aggiudicarsi l’appalto è stata un’impresa vobarnese che offre sulla carta solide garanzie.
Auspicabile che i lavori inizino alla svelta e che procedano celermente per garantire alla comunità un edificio adeguato seppur carente in alcune parti importanti.

Infatti il progetto revisionato non prevede la palestra(sic!), probabilmente l’aula magna che doveva essere collocata sopra la palestra e spazi sufficienti per l’indirizzo musicale, attività di cui la scuola va fiera.
Inoltre abbiamo notizie che il prossimo anno scolastico serviranno almeno due aule in più per favorire l’inserimento di alunni diversamente abilii.

Ci sarà tempo e altri bandi per completare il mancante? Speriamo, intanto questa è la situazione.

Sarebbe però opportuno, e come opposizione continuiamo a battere il chiodo, che Sindaco e Giunta mettessero fine all’ipotesi di accorpamento elementari e medie, onde evitare di scoprire a fine lavori che gli spazi non sono sufficienti e quindi che occorra reintervenire con nuove modifiche e nuovi risorse.

Noi siamo stati convinti sin dall’inizio di questa avventura che tale operazione non fosse fattibile. Capita a tutti di sbagliare valutazione, importante è correggere in tempo per evitare ulteriori disagi futuri.

In tutto questo ambaradan ci sono responsabilità?
Noi crediamo di sì.

Responsabilità politiche della maggioranza sulla scelta progettuale e l’errore di aver costruito un bando col criterio del “massimo ribasso” anziché “con la proposta economicamente più vantaggiosa”,
C’erano fior di esempi in tanti Comuni, dove questo sistema di appalto aveva provocato fuga di imprese vincitrici e abbandono dei cantieri. Sarebbe stato utile farne tesoro.

Sottolineato tutto ciò, faremo il tifo affinché Vobarno riabbia la sua scuola media in tempi ragionevoli, anche se ancora con qualche limitazione.

Gruppo consiliare Impegno Civico

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