Presto riaprirà il chiosco di Lavenone

Fervono i preparativi per concludere i lavori di sistemazione del chiosco di Lavenone, che poi è l’unico bar del paese.

Al terzo tentativo, infatti, l’Amministrazione comunale è riuscita ad affidarne la conduzione. La struttura, fino alla fine dell’estate scorsa, veniva gestita dalla Cogess, la cooperativa sociale che in Valle Sabbia si occupa di disabilità e che grazie ad un laboratorio di inclusione sociale (Labis) impegnava nella gestione del bar anche alcuni dei suoi utenti: gli stessi che ora servono ai tavoli nei bar dei centri sportivi di Gavardo e di Salò.

Il “Cogess Bar” è rimasto aperto fino al termine della scorsa estate, poi questo tipo di esperienza di alto valore sociale, almeno a Lavenone, è terminata. Cercando qualcuno che prendesse in mano le redini del bar, dicevamo, l’Amministrazione comunale ha prodotto due gare andate a vuoto, ogni volta con una formula diversa nel tentativo di renderla più appetibile.

Al terzo bando, l’unica busta pervenuta entro la fine di febbraio, è stata così presa per buona. In municipio dicono che per essere certi dell’assegnazione ci sono ancora alcuni passaggi tecnici e delle verifiche da fare, sappiamo però che a proporsi è stata una giovane donna di Vestone e in paese sperano che presto possa mettersi al lavoro.

Il chiosco comunale si affaccia sulla trafficata 237 del Caffaro e gode della vicinanza di una piastra polivalente e di un ampio parcheggio. Insomma ci sono tutti gli “ingredienti” perché l’attività possa decollare sotto i migliori auspici. Tanto più che per allungarne il periodo di utilizzo, fino allo scorso anno solo quello estivo, oltre che limitare le spese, la struttura è stata fatta oggetto di migliorie sul piano dell’efficientamento energetico: tetto coibentato, pannelli solari, ieri gli operai stavano provvedendo anche alla posa del “cappotto”.

Questo permetterà l’apertura del  chiosco anche nelle “mezze stagioni”, comunque almeno per sei mesi, come prevedeva il bando.