Moria di gabbiani, l'aviaria preoccupa il Garda

La carcassa è stata recuperata da un privato e consegnata al Cras, Centro recupero animali selvatici di Lazise; successivamente è risultata positiva all’influenza aviaria (virus H5N1) dalle analisi effettuate dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie.

E ora dopo questo primo caso accertato di aviaria, si aspettano gli esiti delle analisi dell'Istituto zooprofilattico sulle carcasse recuperate anche a Desenzano, dove tra il capoluogo e Rivoltella, lo scorso weekend, ne sarebbero state individuate almeno una trentina.

La direzione sanitaria del Dipartimento veterinario Ats ha inviato una lettera a tutti i sindaci dell'Ambito 11 del Garda (in tutto 22 Comuni, da Bedizzole a Valvestino) invitando alla massima cautela in caso di ritrovamento di uccelli selvatici morti.

Sul Garda sono numerosi i rinvenimenti di carcasse: «Se ne continuano a trovare, morti o moribondi. Ne arrivano a riva a decine, soprattutto nella zona del Vò a Desenzano», dice Paolo Zanollo, referente del WWF per l’area gardesana.

Il direttore del Dipartimento veterinario di Ats Brescia ha inviato ai Comuni del Garda bresciano, una nota in cui si forniscono le indicazioni cui è necessario attenersi in caso di rinvenimento di carcasse.

«In caso di rinvenimenti di uccelli selvatici morti occorre, per la loro eventuale manipolazione, indossare guanti e mascherine Ffp2, riporre le carcasse in un doppio sacco di plastica resistente ben chiuso, lavarsi accuratamente le mani, lavare ad alta temperatura (60° C) per almeno 30 minuti indumenti ed attrezzature utilizzate nel recupero». ll ritrovamento di carcasse deve essere sempre segnalato alla Polizia provinciale.