Tempo di Quaresima

Quale digiuno? Non per snellire il corpo ma per potenziare la nostra vita cristiana: il dimagrimento riguarda solo l’immagine che noi vogliamo lasciare agli altri e mette al centro sé stessi, mentre potenziare la vita cristiana riguarda il nostro rapporto con Dio e la chiesa.

E’ il tempo per riscoprire o scoprire il fondamento della fede cristiana da vivere nella propria comunità parrocchiale: la passione e la morte in croce prima della Pasqua. Essa rimanda alla vicenda terrena di Gesù e al significato che tale morte assume per chi vuol seguire Gesù Cristo. Questa vicenda in effetti presenta un volto nuovo o molto diverso dai nostri schemi e alla immaginazione religiosa delle persone.

Nella vita umana è normale pensare che la persona  possa sacrificarsi per Dio, ma sulla croce la situazione si è capovolta: troviamo un Dio  che si sacrifica per tutti noi. Si presenta davanti a ciascuno di noi non un Dio lontano che sta nei cieli ma un Dio vicino, talmente vicino da assumere il dolore  e la sofferenza per la sua creatura e, detto  in altre parole, nel gesto di Gesù sulla croce si manifesta un Dio che è solo dedizione e non vuole dominare o imporre, un Dio che salva e non vuole  condannare, un Dio che si propone come Padre e non padrone, un Dio che non si stanca della sua creatura.

La morte in croce di Gesù è avvenuta in un momento della storia, in un contesto diverso dal nostro ma che vuole essere universale: per tutte le persone di ogni lingua, razza e latitudine e per ogni persona di ogni tempo, per le tutte le culture e per tutte le religioni.

La quaresima ci richiama inoltre ad entrare nel  “deserto” che libera dagli idoli, a fare l’esperienza che l’incontro con Dio arricchisce ,a sperimentare il volto misericordioso  di Dio, e di fronte al tentatore che seduce c’è un Padre che ci ama, a vincere le tentazioni dell’eccessivo attaccamento ai bene terreni, a vivere nell’umile consapevolezza che non siamo onnipotenti ma abbiamo bisogno di Dio, come la terra riarsa ha bisogno di acqua. Inoltre ci stimola a superare l’indifferenza, ad entrare in profondità vincendo  le proposte effimere del mondo e mettendo in crisi la nostra idea di Dio.

Il tempo quaresimale è stato definito come un lungo corso di esercizi spirituali per aiutarci a d avvicinarsi sempre di più al vangelo, a dare il primato a Dio e  alle sue esigenze ,ad essere “veri” discepoli di Gesù, non solo con le rinunce ma con le scelte coraggiose.

Il papa in una catechesi ebbe a dire che “la Quaresima giunge a noi come tempo provvidenziale per cambiare rotta, per recuperare la capacità di reagire di fronte alla realtà del male che sempre ci sfida”.

Al termine della quaresima scoprire che non siamo noi a ricercare il volto di Dio, ma è Dio che ci rincorre e ci cerca per farci assaporare la bellezza di stare con Lui.

Felice ed appropriata l’annotazione di don Tonino Bello che iniziamo la quaresima con la testa (le ceneri sul capo) e finiamo con i piedi (lavanda dei piedi).

Buon cammino quaresimale a tutti!

Don Claudio

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