14 Febbraio 2023, 08.40
Vestone
Non solo nonni

Pet Therapy, quando sono gli animali ad aiutare noi

di Redazione

All’interno della Fondazione A. Passerini di Vestone, in collaborazione con il Centro “I Cani del Mulino” di Nuvolento, è stato avviato con grande successo e soddisfazione il progetto di Pet Theraphy, attività/terapie assistite dagli Animali


“Fino a quando non avrai amato un animale, una parte della tua anima resta dormiente” -Anatole France-

Il sentimento d’affetto che lega l’uomo e un amico del mondo animale ha sempre avuto una funzione equilibratrice e di sostegno nella vita delle persone, gli animali contribuiscono a migliorare il nostro benessere psicologico e fisico, la loro compagnia ci dona serenità, allegria, senso di utilità, conforto e coraggio.

Molti studi indicano che gli animali
giocano un ruolo estremamente importante nella socializzazione e nella vita di una persona e la pet therapy considera il rapporto con gli animali parte integrante del processo terapeutico: è in grado di migliorare l’aspetto cognitivo, fisico e psico sociale dei pazienti. La Pet Therapy è una terapia non farmacologica tra le più efficaci, il suo fine ultimo è quello di migliorare la qualità della vita del paziente, questo si raggiunge intervenendo su quattro aree fondamentali: fisica, cognitiva, emotiva e sociale.

Migliora le abilità
Gli animali domestici aiutano a migliorare aspetti come la motricità e l’equilibrio: attività come passeggiare con l’animale, spazzolarlo, dargli da mangiare o interagire in qualunque modo stimola la capacità motoria e sensoriale. La terapia assistita con animali aiuta, insomma, il paziente a restare autonomo, allo stesso tempo un cane è certamente un elemento di novità nella vita del paziente ed quindi in grado di stimolare la comunicazione, risvegliare l’interesse, l’attenzione e la concentrazione.

Migliora la qualità della vita
La relazione con un animale migliora la qualità della vita, gli animali utilizzati in terapia vengono addestrati in modo specifico per interagire con le persone anziane. La loro sola presenza e compagnia ne aumenta il benessere e la felicità, portano serenità e fanno sentire l’anziano, cui vengono affidati piccoli compiti, più responsabile e utile.

Rafforza la memoria
La pet therapy aiuta la persona malata di Alzheimer a non dimenticare le attività quotidiane più semplici, come abbottonarsi la giacca o pettinarsi, questo perché ci si sente responsabili della vita di un altro essere vivente. La maggior parte dei pazienti si preoccupa, infatti, di non dimenticare i gesti di cura verso l’animale.

Migliora l’umore
Si può ricorrere alla pet therapy allo scopo di ridurre l’agitazione e l’aggressività. Un animale, addestrato da un professionista, rappresenta una forte stimolo motivante, genera emozioni positive, oltre a migliorare le relazioni e la comunicazione all’interno di un gruppo. Le attenzioni richieste dall’animale rafforzano l’autostima e migliorano il benessere in generale.

In definitiva, dal contatto con gli animali scaturisce un rapporto sereno e spontaneo, sincero e corrisposto e talmente appagante da divenire a volte un vero e proprio aiuto al raggiungimento di un benessere mentale e fisico.

E questo è l’obiettivo che si è posta la Fondazione A. Passerini per i propri ospiti attivando, a partire dalla seconda metà del mese di gennaio, il progetto di “Attività/Terapie Assistite dagli Animali – Pet Therapy” in collaborazione con il Centro “I Cani del Mulino” di Nuvolento, centro polifunzionale altamente specializzato e preparato.

L’attivazione di questa bella ed importante iniziativa è stata possibile grazie alla generosità della ditta DND Martinelli S.r.l., azienda che in più di un’occasione ha dimostrato sensibilità e si è resa disponibile ad aiutarci a dare risposte concrete ai bisogni dei nostri ospiti.

Si sono già svolti tre incontri che si sono rivelati momenti magici di interazione degli anziani, ospiti della RSA e del nucleo Alzheimer, con i cani.

Il cane da sempre è l’animale che maggiormente interagisce con l’uomo e che stabilisce con gli umani un rapporto molto intenso e che dura nel tempo e gli ospiti hanno incontrato Red e Miele, due dolcissimi Golden Retriever, Nina un simpatico Bassotto a pelo lungo ed Apple una Labrador Retriever affettuosa e disciplinata; tutti cani scelti per la loro docilità, equilibrati, socievoli, perfettamente educati.

Il martedì mattina è il giorno tanto atteso dai nostri ospiti, gli educatori hanno individuato due gruppi (di cui uno interno al Nucleo Alzheimer) di ospiti che presentano patologie e bisogni di cura simili, per ciascun gruppo sono stati organizzati due incontri di circa 45 min. ciascuno; un gruppo accoglie i cani nella sala lilla al primo piano e l’altro direttamente all’interno del nucleo Alzheimer; per il momento sono previste 10 giornate di attività nel periodo gennaio/marzo.

Fin dai primi incontri gli anziani coinvolti nell’iniziativa hanno instaurato un rapporto speciale con i simpatici amici a quattro zampe; sono emerse emozioni di gioia e commozione al ricordo del legame di un tempo con i propri animali domestici, non sono mancati abbracci, coccole e carezze che hanno favorito un clima sereno e rilassato e un’apertura verso l’esterno anche da parte degli ospiti più restii alla comunicazione. In particolare il sig. I., solitamente chiuso nel suo mondo nel quale difficilmente lascia entrare qualcuno, sembra trarre beneficio dal contatto con i cani; se ne prende cura, li accarezza, li coccola, li spazzola e sorride sereno come non faceva da tempo.



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