17 Gennaio 2023, 07.07
Vobarno Valsabbia
Lettere

Vobarno: «A proposito di tariffa puntuale» -2

di Da Municipio e Sae

Tariffa puntuale? Ecco come e perchè. In risposta alla lettera di Ernesto Cadenelli pubblicata lo scorso 11 gennaio, le precisazioni arrivano dall'Amministrazione e da Sae Vallesabbia


In merito agli articoli apparsi recentemente su Vallesabbia News relativi all’introduzione della Tariffa puntuale in Comune di Vobarno, l’amministrazione e il gestore del servizio SAE ritengono doveroso precisare alcuni aspetti legati alla scelta fatta dall’Amministrazione.
Innanzitutto, è corretto fornire alcuni inequivocabili dati da confrontare con l’ambito Provinciale di Brescia.

La produzione pro-capite di rifiuti in Comune di Vobarno è pari a 452,60 Kg/ab anno e risulta essere inferiore al dato medio Provinciale che è pari a 528,57 Kg/ab anno. Questo a dimostrazione dell’attenta gestione del rifiuto raccolto.
Relativamente alla percentuale di raccolta differenziata si evidenzia che per l’anno 2021 a Vobarno il valore è pari allo 81,61%, nettamente superiore al dato Provinciale che vede una percentuale del 77%.
Al riguardo invece della produzione pro capite di rifiuto Indifferenziato il Comune di Vobarno è caratterizzato da un valore pari a 83 Kg/ab anno, anche questo nettamente inferiore al dato medio provinciale di 121,71 Kg/ab anno.

Come si può notare tutti i dati evidenziano la qualità e l’efficienza del servizio rifiuti in Comune di Vobarno, a dimostrazione che il passaggio da cassonetto stradale al porta a porta sia stata una scelta ambientalmente corretta. Tali dati positivi sono dovuti anche ai comportamenti virtuosi dei cittadini vobarnesi.

Tuttavia, rispetto agli anni precedenti, si è registrato un leggero aumento nella produzione pro-capite di rifiuto indifferenziato, ma non dobbiamo dimenticare che questo dato è sicuramente influenzato dal periodo della pandemia da COVID-19, che ha costretto molti a dover ridurre la differenziazione dei rifiuti, e dalla ripresa economica successiva al termine dei lockdown.

Nonostante gli ottimi risultati raggiunti a livello ambientale, gli ultimi anni sono stati caratterizzati da:
- un aumento dei costi di trattamento dei rifiuti, si pensi che in pochi anni il costo di alcune tipologie di rifiuto è quasi raddoppiato;
- forti oscillazioni del valore dei rifiuti differenziati ceduti. La carta, ad esempio, è passata da essere valorizzata oltre i 50 €/t agli attuali 0 €/t;
- un incremento dei costi del servizio legato agli indici ISTAT e legato alle disposizioni dell’Autorità ARERA che ha stabilito le modalità di inserimento dei costi nel Piano Economico Finanziario dei Rifiuti.

Tutti questi aspetti hanno di conseguenza portato ad un incremento negli anni del costo complessivo dell’intero servizio rifiuti, che pertanto non si può certo dire sia rimasto invariato.
Si precisa inoltre che, in ogni caso, quando si passa dal sistema di raccolta con i cassonetti al sistema porta a porta, si genera per forza di cose un importante aumento dei costi, perché la modalità di gestione prevede un aumento del costo dei mezzi e del personale impiegato. L’Amministrazione in questi anni ha fatto un notevole sforzo ed è riuscita comunque a mantenere invariate le tariffe ai cittadini nonostante questi continui ed importanti aumenti.

Sicuramente ridurre la quantità di rifiuto e differenziare ancora meglio è una strada da percorrere ma come Amministrazione riteniamo di doverlo fare in modo oculato e graduale, senza gravare sui cittadini o sulle aziende.
Infatti abbiamo ritenuto che la Tariffa Puntuale sia lo strumento che permette di raggiungere questi obiettivi, anche se ad oggi tale sistema consente solo una rilevazione del volume e non il reale peso conferito in quanto ad oggi non esistono sistemi di pesatura in grado di essere applicati con efficienza e precisione con la raccolta porta a porta.

Oggi il servizio porta a porta prevede
il ritiro del residuo secco per n. 52 svuotamenti all’anno per tutti i cittadini.
Pertanto l’Amministrazione ha deciso di modificare il sistema, applicando la Tariffa Puntuale in modo graduale, garantendo comunque un servizio di ritiro settimanale del rifiuto indifferenziato, ma riducendo il numero di esposizioni a disposizione delle utenze e comprese in tariffa a n°25-40 annue, in funzione del numero di componenti del nucleo familiare. Pertanto, è evidente che non è corretto parlare di un aumento degli svuotamenti a disposizione degli utenti, in quanto gli stessi sono stati in realtà ridotti.

Precisiamo che non è corretto inoltre paragonare l’introduzione della Tariffa Puntuale alla riduzione della frequenza di raccolta del vetro dove tale scelta, legata al fatto che gran parte delle utenze non necessitava di un ritiro a settimana, ha comportato da subito una riduzione dei costi del servizio e una minore movimentazione di mezzi con conseguente riduzione delle emissioni.

Infatti la Tariffa Puntuale non comporterà una riduzione immediata dei costi, che si potrà raggiungere nel tempo solo grazie all’impegno sempre più attivo dei cittadini nel differenziare i rifiuti, ma comporterà l’introduzione del meccanismo di “chi più inquina più paga”.
Pertanto i maggiori esborsi delle utenze meno virtuose che non si attengono al numero di conferimenti previsti serviranno a ridurre l’esborso delle utenze più virtuose senza tuttavia ridurre automaticamente i costi del servizio.

Riguardo le attività produttive, sostenere che si è voluto favorirle gravando sui cittadini non è realistico, anche solo pensando al fatto che il 48% del costo del servizio grava su di esse, tanto che il servizio fornito alle grandi aziende costa al comune meno di quello che le stesse pagano come tariffa. Essere maggiormente stringenti sulle aziende con la Tariffazione Puntuale comporterebbe gravare ulteriormente sul tessuto produttivo comunale in un periodo di crisi e difficoltà economiche, cosa che l’Amministrazione non ha ritenuto di fare.

Per tutto quanto sopra scritto la scelta dell’Amministrazione di andare gradualmente a ridurre il numero dei conferimenti ed accompagnare i propri cittadini e le proprie aziende verso comportamenti sempre più virtuosi è seria e corretta nei confronti di tutti., anche pensando alla popolazione vobarnese molto diversificata sia per età che per sensibilità alla tematica.
Per altro l’aver promosso serate informative per i cittadini al fine di sensibilizzare sul tema della riduzione del rifiuto indifferenziato e aver ricordato come differenziare correttamente, fa parte di questo processo graduale di responsabilizzazione e compartecipazione al cambiamento avviato dall’Amministrazione.

Dall'Amminitrazione comunale di Vobarno e dal gestore del servizio di raccola rifiuti

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Una precisazione doverosa: le puntualizzazioni dell'Amministrazione comunale di Vobarno e di Sae riguardano una lettera al direttore (sopra citata), non altri articoli sullo stesso argomento apparsi su Vallesabbianews.it
Ubaldo Vallini



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