Comunità Amiche della Disabilità

L’iniziativa nasce da alcuni enti filantropici, Fondazione ASM, Villa Paradiso, Congrega della Carità Apostolica e S.I.Di.N. (Società Italiana per i Disturbi del Neurosviluppo), che da sempre si occupano di disabilità, attraverso un’indagine scientifica che permetta di misurare quanto il territorio sia a misura di disabile.

Il progetto giunge in Valsabbia, in collaborazione con l’Ambito sociosanitario 12, dopo aver già superato una fase sperimentale nell’Ambito 9 (Bassa occidentale).

L’iniziativa è stata illustrata ieri mattina nella sala assemblee della Comunità montana di Valle Sabbia dal presidente di Fondazione ASM, Felice Scalvini, e dal presidente dell’Ambito 12 di Valle Sabbia, Michele Zanardi, alla presenza del mondo cooperativo che si occupa del settore.

«L’obiettivo che ci poniamo come fondazioni – ha detto Scalvini – è quello di offrire al territorio uno specchio per capire qual è la situazione attuale in tema di disabilità: quali sono i punti di forza e quelli di debolezza. E questo attraverso un’analisi metodologica strutturata sul campo. Questo permetterà a tutti, agli enti, alle realtà del territorio e anche alle fondazioni, di individuare i margini di miglioramento e quali supporti fornire per colmare eventuali carenze».

Il responsabile del progetto è il prof. Roberto Franchini, dell’Università Cattolica di Brescia e membro di S.I.Di.N. Le fondazioni hanno finanziato un dottorato di ricerca per la dott.ssa Dalila Raccagni, che effettuerà l’indagine sul campo.

«Come Ambito 12 – afferma Zanardi – abbiamo accolto questa sfida per mettere al centro del welfare di comunità la persona con disabilità. Questo va anche nella direzione di misurare gli interventi sociali sul nostro territorio. Per noi sarà un’occasione di verifica se le strutture e le azioni presenti sul territorio sono in grado di soddisfare le esigenze delle persone disabili e dei loro famigliari».

Nel corso dell’indagine saranno ascoltati le realtà che in valle che offrono servizi alle persone disabili, i loro famigliari e anche gli amministratori locali.

Al di là delle ricognizioni sulla presenza di barriere architettoniche, il grado di accesso al lavoro, alla sanità e ad altri servizi, uno degli obiettivi del progetto è quello di una presa di coscienza culturale della presenza delle persone con disabilità.

Il costo del progetto è di 17 mila euro, 2 mila il contributo dell’Ambito 12, il resto in capo alle fondazioni. L’indagine si svolgerà nei prossimi mesi e i risultati saranno forniti la prossima primavera, entro maggio.