A Sabbio la Festa del Ringraziamento provinciale

La tradizionale Festa provinciale del Ringraziamento di Coldiretti affonda solide radici negli anni Cinquanta del secolo scorso e quest’anno, per la prima volta, si è trasferita in Valle Sabbia.
È stato dunque il tempio che Sabbio Chiese dedica a san Michele Arcangelo, ieri, ad accogliere numeroso il mondo contadino intento a ringraziare il Signore per i prodotti della terra.

Non potevano mancare per l’occasione le telecamere di Teletutto, che dopo le puntate di “In Piazza con noi” a Vestone e Barghe sono rimaste in Valle Sabbia per documentare in diretta anche questo avvenimento.

Una lunga e festosa giornata.
Di buon mattino gli agricoltori si sono dati appuntamento nel piazzale del Caseificio Sociale di Sabbio, per poi distendersi in una lunga sfilata di cento trattori per le vie del paese, fino alla messa solenne celebrata dal vicario don Carlo Tartari insieme al parroco di Sabbio don Dino Martinelli e al consigliere ecclesiastico regionale don Claudio Vezzoli.

La diretta televisiva è cominciata e poi si è anche conclusa in musica, con le note della Filarmonica Conca d’Oro, da 40 anni diretta dal maestro Lelio Epis.

Ai microfoni di Clara Camplani e Marco Recalcati si sono alternati numerosi gli ospiti e sono state lanciare le “clip” per raccontare il territorio: dall’azienda agricola di Stefano Vassalini che presto potrà presentare le sue carni con la denominazione “bio” alle 140 mila forme di Grana della lonatese Gardalatte; dalle capre che Gabriele ed Eleonora allevano nei pressi delle “Croce” sulle Coste agli ambienti del Caseificio di Sabbio.

Dopo la benedizione di don Tartari anche a quanti non erano riusciti ad entrare in chiesa, ecco gli interventi ufficiali, coordinati dal direttore di Coldiretti Brescia Massimo Albano.

Il sindaco di Sabbio Onorio Luscia che si è detto orgoglioso della presenza degli agricoltori, ringraziandoli anche per quanto fatto in tempi di pandemia.
Il prefetto Maria Rosaria Laganà che ha parlato della necessità di prestate la massima attenzione al mondo agricolo e alle difficoltà che sta attraversando.

L’assessore regionale Fabio Rolfi, che ha definito Coldiretti non solo sindacato degli agricoltori, ma anche dei cittadini.
Alberto Buffoli ha parlato a nome degli agricoltori valsabbini, ricordando che se è vero che la montagna in inverno si trasforma in magazzino d’acqua per la sete estiva dei campi, è merito anche delle aziende agricole che della montagna hanno cura.

Accorato l’intervento del presidente di Codiretti Valter Giacomelli, che indicato nella guerra e nella conseguente esplosione dei prezzi, oltre che nella siccità, le problematiche che il modo agricolo ha dovuto affrontare, col timore che le conseguenze siano ancora tutte da valutare e che si vedranno solo nei prossimi mesi.

Sempre Giacomelli ha chiesto a gran voce di sostenere la campagna di Coldiretti contro il cibo sintetico: «Qui si mette a rischio la sopravvivenza della terra stessa».

Fra i presenti, hanno preso la parola l’onorevole valsabbino Gianantonio Girelli, per la regione Claudia Carzeri, il presidente della Comunità montana Giovanmaria Flocchini, il vicepresidente provinciale Guido Galperti.

Tanti i motivi di preoccupazione del mondo agricolo per come è andata quest’anno. Ieri però il tema era un altro e ad unificare tutti gli interventi, per nulla scontata, è stata soprattutto la parola “grazie”.

Onorio Luscia: Agricoltura presidio e tutela del territorio. Cibo sintetico? Noi come Amministrazione comunale siamo pronti a sottoscrivere l’azione di Coldiretti

Massimo Albano: Ringraziamo il Signore per i prodotti della terra, ma anche i tanti che si sono dati da fare per la riuscita di questa manifestazione.

Don Carlo Tartari: Portando la benedizione a chi non era riuscito ad entrare in chiesa, ha esortato gli agricoltori ad utilizzare con gratitudine e con gioia i frutti della terra e le risorse affidate da Dio all’uomo.

Valter Giacomelli: «L’agricoltura di montagna soffre più di altri. Istituzioni e politici devono prestarle molta attenzione. Solo tutti insieme ce la faremo.

Fabio Rolfi: In questi mesi, con le difficoltà patite dal mondo agricolo, la guerra e le speculazioni, abbiamo capito che la disponibilità di cibo non è cosa scontata