Un presidio a difesa della montagna
In attesa che sul tema Comunitŕ montane sě o no intervengano altre personalitŕ valsabbine, offriamo un contributo alla riflessione riportando la lettera del camuno Luca Masneri (Udc) pubblicata ieri sul Giornale di Brescia.
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Sono a chiederle ospitalità nella sua rubrica per esprimere alcune considerazioni in merito al tema dell’abolizione delle Comunità montane.
Chi le scrive è un giovane consigliere comunale (25 anni), che dopo aver conseguito la laurea in Economia ha deciso di ritornare nell’amata Valle Camonica per mettersi a disposizione, prima dei suoi concittadini di Edolo e poi di tutta la comunità valligiana. Da tempo vado dicendo che dobbiamo lottare contro la fuga dei cervelli e delle energie giovani dal nostro territorio. Come possiamo pensare di rilanciare l’economia delle valli senza il capitale umano che deve progettare e realizzare una tale rinascita?
I singoli comuni di montagna, per lo più di piccole o piccolissime dimensioni non hanno energie sufficienti a garantire uno sviluppo sostenibile del territorio montano, cosa accadrà se il Governo Berlusconi dovesse eliminare l’unico ente in grado di mettere a sistema i comuni di montagna garantendo il presidio di servizi fondamentali per i cittadini. Senza le comunità montane vedo solo il baratro della crisi economica e dello spopolamento.
Mi preoccupa inoltre, caro Direttore, questo continuo accanimento a voler abbattere l’unità politica della montagna. Non dimentichiamoci lo sfruttamento delle risorse idriche posto a monte del processo industriale energetico che vede tra i principali sfruttatori l’Enel.
Ancora una volta, la montagna, le sue risorse inestimabili e la qualità di vita della sua gente sono minacciate dal governo romano. Assunto che la Lega Nord ormai è asservita agli interessi di Roma e lotta per abolire le comunità montane, mi chiedo, chi rimane a difendere la montagna?
Sicuramente l’Udc, che per voce dell’assessore regionale Mario Scotti ha già preso una decisa posizione in difesa delle Comunità montane bresciane. Mi associo all’assessore Scotti nel ricordo del padre della legge sulle Comunità montane, la famosa legge 3 dic. 1971 n. 1102, quel senatore camuno, Giacomo Mazzoli, partigiano e profondo conoscitore dei problemi della montagna e del suo popolo troppo spesso costretto ad emigrare.
Chiudo con un rammarico, da Camuno, oggi in Parlamento non siede nessun parlamentare della Valle in grado di guidare i cittadini a una nuova battaglia per la difesa dei propri diritti.
LUCA MASNERI
Coordinatore organizzativo Udc - Valle Camonica - Edolo
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visto che il sindaco di Agnosine ha detto che la comunità montana è inutile perchè si è messo in lista per essere eletto in seno alla stessa ? forse anche lui si sente inutile?