Cura di sicurezza e di bellezza

L’obiettivo è quello di riuscire a riaprire la strada entro Natale. Importante intervento quello che in questi giorni sta interessando la Circonvallazione di Trebbio, ad Agnosine.
Un intervento atteso da tempo, lungo una curva dove il muro di contenimento della scarpata soprastante stava manifestando vistosi segni di cedimento.

Con qualche disagio: per entrare in paese infatti, per tutta la giornata non è più possibile arrivare dalla parte della rotonda sulla Provinciale 79, quella all’interno della quale i cacciatori di Agnosine hanno ricostruito in miniatura il tradizionale “roccolo”, dalla parte di Bione, insomma.
Anche chi arriva da Lumezzane deve per forza proseguire fino alla zona artigianale dei “Fondi” e da lì risalire fino al paese.

Si può invece normalmente arrivare ad Agnosine dalla parte di Casa d’Odolo e in questo caso anche uscire dal paese in direzione di Bione, a patto però di guidare un veicolo che possa entrare nella “stretta” a senso unico di via Roma.

«Quel muro stava diventando pericoloso e prima o poi sarebbe franato – ha detto il sindaco di Agnosine, Giorgio Bontempi -. Ci siamo quindi preoccupati di intervenire per tempo».

E lo stanno facendo con due contributi, uno regionale e l’altro statale, per un importo totale di 365mila euro prevedendo sì la messa in sicurezza del versante, ma anche l’abbellimento di un tratto successivo, sempre lungo via Circonvallazione, grazie ad un altro contributo regionale di 120mila euro.

Complesso l’intervento, affidato alla ditta Pavoni.
Si tratta, prima di ricostruire il muro in modo che sia piacevole anche alla vista, di ancorare saldamente l’attuale manufatto inserendo nella montagna degli appositi tiranti.

C’è qualche disagio viario da sopportare, ma alla fine quel tratto di strada, che da cinquant’anni almeno serve per bypassare il centro storico della frazione Trebbio, sarà più sicuro e più bello.