«Vogliamo il nostro vigile»

«Non sappiamo mai come rapportarci agli agenti della locale che intervengono sul nostro territorio e preferiamo conoscere di persona il nostro Vigile. Quindi dal primo gennaio prossimo usciremo dall’aggregazione di Polizia locale della Valle Sabbia.
In questo modo non solo avremo un rapporto diretto col “nostro Vigile”, ma il servizio ci costerà di meno».

Così Marino Zinelli, da poco eletto alla carica di sindaco a Odolo.
Detto, fatto: la nuova compagine amministrativa, infatti, l’aveva annunciato anche in campagna elettorale che avrebbe operato per questo cambiamento.

Cosa succederà? La formula dell’Aggregazione, ad oggi formata da 17 dei 25 Comuni valsabbini, prevedeva che Odolo mettesse a disposizione il Vigile che ancora oggi è a libro paga del Comune.
Lo stesso, in realtà si tratta di una vigilessa, alla quale da gennaio sarà chiesto di occuparsi esclusivamente del territorio odolese.

Davvero un risparmio sindaco? «Sulla carta sì, anzi: con quello che spendiamo ora potremmo arrivare ad avere sul nostro territorio “un vigile e mezzo”, grazie all’aggiunta di un part-time».

Conti diversi li fanno all’opposizione (che era maggioranza fino a qualche mese fa): «A noi risulta che per il servizio in forma aggregata Odolo spende circa 64mila euro l’anno e con quella cifra è vero, un agente e mezzo lo si può stipendiare, ma il resto?» afferma il candidato a sindaco sconfitto Fabio Dolci.

Il resto sarebbe il ritorno “in multe”, che fatte le opportune suddivisioni fra Comuni a Odolo competono per 44mila euro, non tutte effettivamente incassate ma in buona percentuale.
«Questo quando le sanzioni emesse sul territorio odolese, nell’ultimo anno, sono state per 5mila euro» aggiunge Dolci.

«Il resto sono anche che le pattuglie presidiavano Odolo, dove c’è una sede decentrata dell’Aggregazione, per 365 giorni l’anno a volte anche la notte, anche in caso di ferie o di malattia, rispondendo alle telefonate per 12 ore al giorno.
E la benzina per l’auto, la formazione del personale, l’aggiornamento delle attrezzature? Con quali soldi?
Senza aggiungere il fatto che il vigile “nostro” dovrebbe essere un tuttofare, con poca effettiva possibilità di presidiare il territorio, mentre con l’Aggregazione c’erano figure specializzate nelle diverse mansioni».

Davvero un risparmio sindaco?
«Secondo noi sì. Comunque ci vogliamo provare, nulla ci impedirà in futuro di tornare sui nostri passi» dice Zinelli.