Più di duemila persone in processione

Alle ore 18.30, ma molto prima della Santa Messa la chiesa di San Giorgio era gremita all'inverosimile: gente giunta da tutte le parti per la preghiera e il saluto di addio e arrivederci alla Vergine.

La santa messa  presieduta dal Vescovo di Fidenza Ovidio Vezzoli, quasi un concittadino di Bagolino,  infatti lui è stata curato estivo a Bagolino fino al 2013,  è stata concelebrata dai due parroci don Paolo Morbio e don Eugenio Panelli a cui sono affidate le comunità di Bagolino e Ponte Caffaro e da una folta schiera di sacerdoti tra cui don Luigi Mezzi decano di Condino.

Tra i numerosi celebranti anche il novantaduenne missionario dei comboniani Padre Egidio Melzani dei “Barbù”, che ha fatto 55 anni di missione in Amazzonia tra i più poveri dove ricorda che un suo confratello è stato assassinato.
Padre Emilio è l'ultimo della folta schiera dei sacerdoti e missionari che nei decenni scorsi Bagolino ha donato alla chiesa di Brescia.
Missionari che è venuto a ricordare nella santa messa di domenica mattina, Padre Mario Fugazza anche lui comboniano.

Il vescovo Ovidio nella sua omelia con la magnifica spiegazione del vangelo è andato a scuotere le coscienze di tutti e poi ancora di più quando ha parlato della Vergine Maria.
Santa messa accompagnata dal bravo coro parrocchiale diretto dalla maestra  Susanna Zanetti con l'accompagnamento all'organo di Roberto Bordiga Nani.

Presenza straordinaria della “Pras Band”  la banda di Praso diretta dal maestro Stefano Bordiga, che è riuscito ad unire i suoni della sua band  con quelle delle voci del coro parrocchiale con alcuni canti mariani: bravissimi tutti.

Naturalmente il maestro Stefano Bordiga con i suoi bandisti ha accompagnato la processione con esecuzioni appropriate di inni alla Madonna.

Arriviamo alla processione. Il tempo in forse fino all'ultimo momento  ha retto e le oltre duemila persone hanno potuto accompagnare l'effige della Madonna.

Solo  a metà percorso qualche goccia e la Madonna è stata subito protetta adeguatamente.
La Madonna di San Luca è passata immersa nelle strade di Bagolino, benedicente davanti alle abitazioni e nelle contrade che onoravano Maria con i fiori, le luci più belle, le coreografie e Bagolino riempiva la notte con canti e preghiere.

Giunta nei pressi della meravigliosa e artistica quattrocentesca chiesa di San Rocco splendidamente affrescata da Pietro da Cemmo, è entrata brevemente per onorare i santi protettori della stessa.
Per quello che riguarda i portatori e le portatrici della Madonna si segue un ordine consolidato nei decenni.

Per prima parte a portarla è la Diaconia di San Lorenzo, poi quella di San Gervasio e Protasio seguita da quella di San Rocco e da ultima la Diaconia della Beata Lucia.
Tutte le diaconie si alternano a portare la Vergine  con i loro gruppi di uomini e donne.
Il tragitto non è corto ed  il rientro in chiesa è stato verso le ventidue, ma tutti lì ancora uniti a pregare e a salutare la loro Madonna di San Luca.

Emozionante il momento in cui il parroco don Paolo è arrivato con le cinque chiavi sul vassoio è ha celato la Madonna di San Luca dietro un pannello affrescato.

L'applauso scrosciante dei presenti è stato il saluto alla loro cara Madonna e l'arrivederci non hai canonici cinque anni, ma ai festeggiamenti prossimi quelli della ricorrenza dell'incoronazione della Madonna di San Luca avvenuto nel 1926, in ricordo del Voto fatto dagli abitanti di Bagolino per i Suoi interventi taumaturgici durante la prima guerra mondiale.

Altro momento importante, quando ha sorpresa don Paolo con il Vescovo Ovidio Vezzoli, con il primo cittadino di Bagolino Gianzeno Marca, hanno consegnato la medaglia di oro a nome della popolazione al sacrestano Gaetano Melzani per i suoi 56 anni di servizio fedele costante alla chiesa di Bagolino.

Graditissima la medaglia d'oro raffigurante la sua Madonna di San Luca  che prega sempre e di cui Gaetano è testimone di oltre dieci esposizioni.

Bello anche il saluto di Padre Eugenio Melzani , il missionario di Bagolino.
Abbracci calorosi ad ambedue dal Vescovo Ovidio, dal Sindaco Gianzeno e naturalmente dal regista e conduttore di queste feste sempre presente a pregare,  il parroco don Paolo Morbio: l' uomo della gioia definito così dall'Arcivescovo Lauro di Trento

Il sindaco Marca in chiusura la sua  più che una richiesta, una supplica e forse anche una preghiera a nome suo e della popolazione si augura che don Paolo rimanga con loro, nonostante i dieci anni passati.

Saluti finali da parte di tutti,  e alla Vergine ormai nascosta alla vista dei fedeli è salito il canto “Cara Madonna di San Luca”, forte, accorato all'unisono di celebranti e fedeli accompagnati dal coro e dalla banda di Praso.

Le luci delle chiesa di Bagolino si sono spente verso le 22.30 dopo quattro ore di celebrazioni
La madonna di San Luca ne terrà conto? Sicurissimo!

Nel video allegato ho riassunto fotograficamente gli avvenimenti più importanti della settimana, compresa la visita di martedì 20 settembre dell'Arcivescovo di Trento Lauro Tisi e gran finale nel video girato da mio figlio Paolo dei saluti finali e della premiazione del sagrestano Gaetano Melzani.

La colonna sonora che accompagna le fotografie è a presa diretta con i canti nella messa di domenica sera.

Grazie a Vallesabbianews con il video qui sotto allegato di Cedis TV potete vedere il filmato completo dei festeggiamenti di domenica sera a Bagolino




FOTO 1 IL VESCOVO OVIDIO VEZZOLI CONCELEBRA LA MESSA DI CHIUSURA DELLE FESTE
FOTO 2 PORTATRICI DONNE
FOTO 3 PORTATRICI UOMINI
FOTO 4 PADRE EGIDIO MELZANI PREGA LA SUA MADONNA
FOTO 5 LE CONGRATULAVIONI DELL'AMICO VESCOVO OVIDIO E DI DON PAOLO AL SAGRESTANO GAETANO
FOTO 6 LA MADONNA RIENTRA IN CHIESA DA METTERE IN CODA

Messa e processione da Cedis TV


Nel video le foto della settimana

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