Molto apprezzata la Missa Clisiensis

Superata la fase pandemica e dopo un’accurata trascrizione e sistemazione dei vari brani, nonché dopo diverse prove, martedì scorso, nel giorno di San Rocco, nella Pieve di Santa Maria a Condino, in una chiesa gremita di gente, Giorgio Bagozzi, maestro di musica sacra e profana, ha presentato con tanto successo la Missa Clisiensis, con brani delle parti cantate della messa originali. La partitura sarà riproposta a settembre a Bagolino.

Una messa un po’ particolare, senza organo ma accompagnata da ottoni, in modo da coniugare sia la tradizione corale che bandistica, peraltro entrambe molto presenti e dignitosamente sviluppate nella nostra valle. Una sessantina i componenti del coro, provenienti dalla realtà corali del circondario, uniti per offrire una esecuzione originale. Tra loro soprani, contralto tenore e basso nonché due trombe, trombone, corno e tuba.

A presiedere la solenne celebrazione il vescovo emerito di Fidenza, sua eccellenza mons. Carlo Mazza (originario di Entratico, nella bergamasca, dove ora vive) affiancato dall’arciprete don Luigi Mezzi, dal concittadino don Antonio Sebastiani e alcuni diaconi.

All’omelia il vescovo ha ringraziato lo stesso don Luigi, le tre Unità pastorali (Sacra famiglia, Madonna delle Grazie e Madonna dell’Aiuto) e l’amico Bagozzi manifestando evidente soddisfazione. “ Solo un arcano disegno della provvidenza ha tracciato la linea ben definita che, partendo da lontano, ora in questa cattedrale - parole sue - manifesta un evidente e meraviglioso compimento dove con mirabile passione quei componenti di cori e bande, tra amicizia, tradizioni e religiosità, hanno saputo cogliere nel segno sia lo spirito che i valori della funzione, per poi portarsi a casa tanti prolungati applausi”.

C’erano i sindaci di Castel Condino Stefano Bagozzi, di Pieve di Bono Attilio Maestri, Nicola Zontini di Storo , Chiara Cimaroli di Bondone, Chetty Pellizzari di Val Daone nonché Giorgio Butterini di Condino e tra i banchi anche persone giunte da Trento, Bleggio e Busa di Tione per assistere a questa inedita esecuzione liturgica di grande valenza comunitaria. “Siamo scesi e ora rientriamo di nuovo a Trento ma appagati da questa solennità” dicono Giacinta e Maria Angela Dapreda nonché Fabio Rosa.

Poi nella casa canonica, Gigliola e famiglia al seguito hanno predisposto un apprezzato servizio catering alla staffa.

Questo il video integrale della celebrazione.