In tanti alla Madunina de Ribor

Da due anni a questa parte la rimpatriata Ana, “Anca stann nom tra la Madunina de Ribor”, attira associati e non. Ad organizzare il tutto il Gruppo Alpini di Pieve di Bono, la Pro Loco di Bersone e la corale Re di Castello, alla quale hanno dato la propria adesione pure le rappresentanze degli Alpini di Daone, Condino e Storo nonché l’Associazione Carabinieri in congedo.

“La chiesetta della Madunina – dice lo storico Antonio Armani di Agrone – è stata costruita nel 1954 su iniziativa della ditta bresciana Garatti, nel corso dei lavori destinati alla realizzazione di dighe e condotte idroelettriche dell'Alto Chiese, considerato che su quell’area le imprese che lavoravano per conto delle Società Bresciana & Edison avevano create le baracche di cantiere” .

Da allora il tempo e le intemperie l'avevano posta in uno stato di degrado, cosicché gli Alpini del Gruppo di Pieve di Bono, affiancati dai colleghi di Bersone, non hanno perso tempo e si sono dati da fare per restaurarla, in modo da garantire stabilità e un degno decoro.

Ma ad affiancare le varie associazioni a Ribur si sono pure aggregati tanti valligiani, desiderosi di poter essere al fianco dei propri Alpini sia nel corso della messa, celebrata da don Bugna, che nel successivo pranzo a base di polenta, doverosamente cucinata dalle stesse Penne nere.

Vista la bella giornata, nel pomeriggio, considerato che su quel versante c’erano quel giorno pure delle famiglie, si è andati avanti con altre attrazioni tanto per arrivare a sera.

Per agevolare l’andirivieni non poteva mancare la presenza di vigili del fuoco di Bersone che per l’occasione hanno assicurato traffico sicuro e servizio d’ordine sia all’andata che nella fase di rientro.