Casto, un paese sempre più «green»

Il “la” una decina di anni fa, con la posa dell’impianto fotovoltaico di Valgranda, dopo che uno studio aveva indicato la località prossima alla frazione Comero come la più adatta per meglio sfruttare i raggi solari. Un impianto da un MegaWatt al quale hanno fatto seguito la posa di pannelli sul municipio, sulle scuole, la palestra, grazie ad un’apposita convenzione persino sul Centro sportivo di Famea, di proprietà della parrocchia.

Poi è arrivato un secondo impianto appena sotto la località Valgranda per altri 200 KW. Insomma, in poco più di 4 anni il fotovoltaico a Casto è arrivato a produrre il fabbisogno di 600 famiglie, vale a dire quasi l’autonomia energetica per tutto il paese.

Sempre sfruttando le occasioni incentivanti del DSE, sono arrivati anche i lavori di efficientamento energetico per municipio, per le scuole compresa la Materna, per l’edificio pubblico che ad Alone ospita l’ambulatorio medico: cappotti, serramenti, il tetto dov’era possibile. Insomma Casto ha davvero sfruttato tutto il possibile nel campo dell’energia pulita.

Ma non è finita e adesso viene il bello: «Non bisogna mai stare fermi e siamo pronti per sfruttare le recenti disposizioni normative sulla Comunità energetica emanate dal Governo lo scorso dicembre – anticipa infatti il sindaco Diego Prandini -. Non ci sono ancora i decreti attuativi, che attendiamo per settembre, vicende governative permettendo, noi però siamo già pronti e grazie alla consulenza di una società camuna contiamo di riuscire al più presto ad affinare un progetto che ci permetterà di accedere agli incentivi sull’autoconsumo».

La nuova frontiera energetica, infatti, prevede che pubblico e privato insieme possano organizzarsi nella gestione in proprio di impianti che producono energia pulita, utilizzando poi la stessa in modo diretto per i propri fabbisogni. Casto insomma, Comune per altro avvezzo ad alzare l’asticella in questo ed in altri campi, intende fin da ora costituire anche a livello nazionale una delle prime “comunità energetiche” così come vengono definite dalla normativa più recente. Una partita per la quale il centro del Savallese sta lavorando in sinergia con la Comunità montana di Valle Sabbia.

La previsione è di posare un altro grande impianto fotovoltaico accanto a quello originario di Valgranda, ma anche di esplorare altre possibilità di produrre energia in modo sostenibile e perché no, magari ricorrendo all’eolico: «È presto per dirlo, ma stiamo esplorando anche questa possibilità» conferma Prandini.