15 Luglio 2022, 10.00
Gavardo
La polemica

Rimborsi spese, botta e risposta tra minoranza e Sindaco

di P.D.

I consiglieri leghisti di minoranza del comune di Gavardo accusano di mancata trasparenza il Sindaco, il quale però avrebbe riconosciuto e rettificato il proprio errore prima ancora della presentazione dell’interrogazione.


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I consiglieri di minoranza per la Lega di Gavardo, Sara Nodari e Giancarlo  Persavalli hanno presentato un’interrogazione al Sindaco per il prossimo consiglio comunale per un articolo apparso sul periodico comunale Il Gattopardo, distribuito alla popolazione nel mese di luglio, nel quale i consiglieri ritengono sia affermata una falsità.
 
L’interrogazione ha per tema l’articolo del consigliere comunale Davide Scassola, che dichiarava: «Come verificabile dal portale trasparenza del Comune si evidenzia che dall'insediamento nel 2019 gli amministratori gavardesi hanno rinunciato a qualsiasi rimborso spese (ultimi rimborsi spese liquidati dal Comune nel 2018 relativi al 2017)».
 
Secondo i consiglieri Nodari e Persavalli, però, risulterebbe agli atti almeno un rimborso spese di viaggio al Sindaco per una trasferta a Roma (così come da determina 118 del 03/03/2020). Da qui nasce la richiesta posta al Sindaco, nonché direttore Responsabile della rivista comunale, di rettificare con pari visibilità tale errore evidenziando l'errore commesso e riportando il rimborso ottenuto legittimamente ed altri rimborsi che sarebbero sconosciuti alla minoranza ed alla popolazione.
 
La minoranza richiede altresì, al segretario comunale di rettificare gli atti che dichiarano che nulla è stato percepito dagli amministratori nel corso degli anni 2020 e successivi e di fornire ai lettori e cittadini le cifre che il Comune ha rimborsato ai datori di lavoro degli assessori, che dal 2019 a oggi, sarebbero di circa 20mila euro, e «considerato che Scassola ha scritto "Qualsiasi rimborso spese” l’affermazione non ci pare veritiera».
 
I consiglieri di minoranza concludono: «Abbiamo ritenuto opportuno chiedere se esistono casi di amministratori del Comune di Gavardo che hanno in uso telefoni cellulari, dando evidenza del costo di acquisto e di utilizzo, dall'inizio del mandato a oggi».
 
Interrogazione e richiesta di spiegazioni legittima, quella messa in campo dalla minoranza, che però parrebbe essere giunta in ritardo, quantomeno rispetto al riconoscimento dell’errore ed alla rettifica, che sarebbe già stata fatta in data 12 luglio dal primo cittadino gavardese, sui propri canali social. Davide Comaglio, infatti, esordiva con «Errata Corrige Gattopardo: Mea culpa, mea culpa…accidenti alla mia memoria!» e proseguiva «Scrivo subito perché ci siamo accorti dopo una verifica con gli uffici e, anche se la cifra è risibile, ritengo doveroso essere molto trasparente con i cittadini».
 
Nel post, il Sindaco Davide Comaglio prosegue poi con la spiegazione dell’errore sul quale la minoranza solo due giorni dopo ha presentato la richiesta di interrogazione, mostrando così di non essere pienamente accorta nelle proprie scelte. 
 
«Nell’articolo» prosegue Comaglio nel proprio intervento sul social «C’è scritto che gli amministratori gavardesi hanno rinunciato fin dall’insediamento nel 2019 a qualsiasi rimborso spese come verificabile dal portale trasparenza. Ebbene questo è vero per tutti i consiglieri e assessori comunali meno per me che il giorno 20 febbraio 2020, in cui ero stato convocato a Roma con alcuni Sindaci, tra cui quelli di Muscoline, Montichiari e Villanuova presso il Ministero dell’Ambiente dal Ministro Costa al fine di partecipare ad un incontro in merito alla progettazione delle nuove opere di collettamento e depurazione della sponda bresciana del lago di Garda.»
 
«Dovendo andare in treno, nell’espletamento del mio mandato, tra l’altro con timori per il Covid, il Comune di Gavardo ha regolarmente rimborsato il biglietto del treno per €203,80 (BS-Roma andata/ritorno in seconda classe). Pranzo, caffè, tram e tutto quanto necessario a carico dei nostri portafogli. E la determina di spesa è pubblicata sul sito sin da marzo 2020.» 
 
«Errore mio non essermene ricordato comunicandolo a Davide Scassola che ha scritto l’articolo (purtroppo in quel periodo avevamo problemi ben più drammatici e la pagina trasparenza del sito non era coerente alla determina)».
 
Conclude poi Comaglio «Mi piace evidenziare che con spirito di servizio l’Amministrazione ha rinunciato fin dal suo insediamento al 10% dell'indennità (alcune miglia€/anno) e a qualsiasi rimborso (esclusi i sopracitati 203,80€) e anzi ha deciso di utilizzare fin dal 2019 la propria indennità per coprire numerose spese derivanti dall'espletamento del mandato. Mi scuso quindi per non aver indicato sul Gattopardo i 203,80€ spesi per quello stramaledetto depuratore!».
 
Botta e risposta a parti invertite quindi tra i consiglieri di minoranza della Lega e il Sindaco, che al prossimo consiglio comunale si troverà difronte a un’interrogazione su un tema al quale la risposta era già stata data precedentemente, ma che al contempo dovrà fronteggiare la minoranza sul più diretto tema dei rimborsi, che mentre la maggioranza afferma di non aver percepito oltre la propria indennità (peraltro ridotta), la minoranza sostiene siano presenti in quantità massiccia. 
 
Maggioranza disonesta o minoranza poco accorta? La risposta sarà la protagonista del prossimo consiglio comunale. 
 



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