Lo spettacolo della natura australiana

Dopo aver fatto visita alla zia, i cugini australiani l’hanno portata in po’ in giro per il Queensland per ammirare il paesaggio: dalle barriere coralline alle immense praterie.

Al termine di questa prima visita mi rendevo conto che il tempo non ha cancellato le parentele, ma le ha rafforzate attraverso una memoria che non è solo ricordo, ma continuità di dialogo. In compagnia dei miei cugini ho vissuto altri giorni intensi, ricchi di emozioni, ho visitato bellezze naturali affascinanti, ho viaggiato all’interno delle inesorabili distese di pianure, ho osservato paesaggi che disegnavano scenari indescrivibili.
Ho attraversato le isole tropicali che fiancheggiano la costa del Queensland per giungere nel Reef, la grande Barriera Corallina.
Non vi sono parole per descrivere il momento in cui indossate pinne e maschera ho messo il naso sott’acqua e mi si è presentata la magia.
Fondali spettacolari, che cambiano caratteristiche tratto a tratto, magnifici banchi di coralli, molluschi, spugne e ancora variopinti pesci tropicali che spariscono rapidamente dalla circolazione se si sentono inseguiti.
Tutto vissuto nello splendido mare color turchese, insieme al rumore delle onde e alle esalazioni di acqua calda.

Non è finita… ho anche sperimentato avventure da Far West: come l’escursione a bordo di un quad per attraversare le praterie ed imbattersi in gruppi di canguri di tutte le taglie, da quelli grigi di discrete dimensioni a quelli rossi che possono essere alti fino a un metro e 80 e pesare 60 chili.
Ho avuto anche la fortuna di aver un contatto più diretto con la fauna australiana, visitando Billabong, un parco naturale che ospita canguri, coccodrilli, serpenti, wombat, voliere piene di uccelli chiassosi e variopinti e per finire simpatici koala anche da accarezzare.
Giornate fantastiche vissute accanto a dei cugini che con grande spirito amichevole, semplice e alla buona si sono fatti in quattro perché mi sentissi a mio agio, al meglio. Tanto affetto intorno a me anche da persone che era la prima volta che conoscevo!

Infatti, se già conoscevo Frank (mio papà era 30 anni che non lo vedeva e sentiva) sua moglie e i suoi figli perché l’estate scorsa sono stati a trovarci ad Agnosine, John, la sua famiglia e la zia Francesca non li conoscevo affatto.

Grazie a loro ho ammirato la magnificenza del creato presente in una terra che offre spazi senza limiti e bellezze indescrivibili.

Elisa Gorizia

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