28 Giugno 2022, 08.00
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Politica e territorio

Fondi contro la dispersione scolastica in Valle Sabbia

di P.D.

Con l'approvazione dei fondi del Pnrr da parte del Ministero dell'Istruzione anche i "nostri" istituti  ricevono risorse per aiutare gli studenti più fragili


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Con l’approvazione nell’ambito del Pnrr dello stanziamento di circa 500 milioni di euro per le scuole italiane, il Ministero dell’Istruzione ha incluso nella riforma anche gli istituti bresciani: ben 64 le scuole che sono pronte a ricevere i fondi, e tra queste anche 6 istituti della valle. 
 
Come indicano i dati ISTAT e come scritto sulle nostre pagine in settimana, l’abbandono e la dispersione scolastica in Valle Sabbia, si fa sentire in modo pesante, soprattutto per la fascia di età 12-18 anni. Proprio a loro si rivolge il ministro Bianchi con questa “riforma”, tanto che con queste risorse intende dare la possibilità agli istituti di secondo grado (medie e superiori in modo particolare), la possibilità di garantire un percorso di forte accompagnamento ai ragazzi più fragili.
 
Attività dedicate, progetti di tutoring, formazione personalizzata e molto altro. Obiettivi che gli istituti potranno raggiungere sia collaborando con le realtà del territorio che già si occupano di questo problema, sia con l’attivazione di piani d’intervento personalizzati sulla base delle peculiarità e caratteristiche di ciascun ragazzo. 
 
Sarà possibile incrementare l’organico assumendo nuovi insegnanti, avviare collaborazioni con le istituzioni locali o con associazioni di volontariato o ancora tentare di mettere in campo attività di orientamento e progetti a sostegno degli studenti e delle loro famiglie. Ma cosa più importante, per fare tutto ciò, le scuole, potranno agire in maniera indipendente o fare da apri-fila a progetti in rete, ovvero tra più istituti. 
 
Sul territorio valsabbino a ricevere i fondi per combattere l’abbandono scolastico sono gli istituti comprensivi di Prevalle, Bagolino, Vobarno e  Gavardo, l’IIS di Valle Sabbia G. Perlasca di Idro-Vobarno, e l’ITC Cesare Battisti di Salò per un totale di 795.976,24€ da investire sui giovani studenti. 
 
Per individuare le realtà destinatarie del provvedimento il ministero si è servito di specifici criteri, ovvero si sono osservati il tasso di uscita precoce dal sistema d’istruzione nella fascia 18-24 anni su base regionale, il numero degli studenti, il tasso di popolazione straniera, la popolazione priva di diploma nella fascia 25-64 ed il numero di famiglie con più di cinque componenti. 
 
Per la ripartizione vera e propria dei fondi, invece, sono stati valutati il numero degli studenti e studentesse iscritti e la percentuale di alunni che hanno conseguito risultati bassi o molto bassi nelle prove Invalsi sia di Italiano che Matematica. 

 



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