«Perché no, gliene diamo due di metri»

 
«Voglio sentire gli altri sindaci del lago per proporre loro di prendere appuntamento col prefetto, alla quale consegnare le chiavi per la gestione della stagione turistica attorno all’Eridio».

Così Aldo Armani, sindaco di Idro, che è un fiume in piena (mi si perdoni la l'analogia, magari lo fosse ndr.):
«Dopo 50 anni che continuiamo a dire che sono da sostituire i sistemi irrigui ottocenteschi che utilizzano l’acqua estiva del lago dieci volte in più del necessario, la soluzione dev’essere ancora una volta abbassare per dei metri il suo livello? Ci stanno prendendo in giro».

«E si badi bene che questo è solo l’inizio e i climatologi ce lo ripetono da tanto tempo: di acqua ce ne sarà sempre di meno, per tutti» Aggiunge.

E rincara la dose: «Con un metro di lago dove pensano di arrivare? Forse al 25 luglio e poi? Siamo di fronte alla totale cecità della politica che su questa questione non è stata in grado di fare nulla, se non lisciare il pelo ai potenziali elettori.

E questo è risultato. Basta vedere l’ultimo capolavoro di questi fenomeni: un patto per il fiume Chiese che lo prende in considerazione solo da Lavenone in giù».

Fra i problemi paventati dal sindaco c’è anche l’idea che a quote così basse del lago non sia più possibile nemmeno garantire il servizio pubblico col battello, che avvicinandosi ai pontili rischierebbe di andare a sbattere sul fondo.