Quando la Valle Sabbia diventa... solidale

Ricavi per 4,3 milioni in crescita del 20% rispetto all’anno precedente e un conto economico chiuso con un utile di 13.800 euro prima delle imposte: sono i numeri essenziali del Bilancio 2021 dell’azienda speciale denominata Valle Sabbia Solidale, ma in realtà non riescono ad esprimere il servizio delicato e di grande rilevanza anche sociale che i 30 dipendenti dell’azienda valsabbina sviluppano quotidianamente.

Infatti la società presieduta da Diego Prandini non solo si occupa di turismo con la promozione e valorizzazione della Rocca d’Anfo, ma svolge innanzitutto un importante lavoro dedicato alle famiglie, ai servizi sociali, al “Social Work”, oltre a quello di cultura coordinando il sistema bibliotecario del nord-est bresciano e curando il sistema museale valsabbino, senza dimenticare infine la gestione della ex-centrale di Barghe.

“È una realtà articolata che svolge un prezioso lavoro di supporto alle comunità della Valle e gestendo in maniera egregia molteplici servizi ad alto valore aggiunto” precisa il presidente della Comunità montana Valle Sabbia, Giovanmaria Flocchini, aggiungendo: “Alcune aree di intervento sono di grande delicatezza e si realizzano spesso in sacche di disagio delle realtà territoriali. Serve una grande sensibilità per occuparsene, ma il risultato è molto apprezzato dai Comuni soci che trovano una valida soluzione a molti problemi locali”.

L’anno appena concluso è stato fortemente caratterizzato dalla presenza della pandemia, tuttavia i risultati conseguiti sono stati molto significativi.
“Nonostante le difficoltà del periodo, abbiamo aggiunto due nuove assistenti sociali per il servizio di base fornito ai singoli Comuni cercando di adempiere sempre con maggiore efficacia alle necessità del territorio, ma riscontriamo anche ottimi risultati sul piano del collocamento all’occupazione anche per diversamente abili, mentre la Rocca d’Anfo rimane il simbolo del nostro territorio e richiamo turistico per eccellenza” commenta il presidente Diego Prandini.

Per quanto attiene alle iniziative promosse dal Social Work, infatti, nel corso del 2021 sono state collocate al lavoro 91 persone, mentre sono state 52 quelle alle quali è stato attivato un tirocinio lavorativo.

Nel dettaglio, per il servizio “Minori e Famiglie” nell’area Prevenzione la novità principale è stata l’introduzione della Convenzione con il consultorio e quindi la possibilità di lavoro con la parte psicologica, con invece un totale di n.16 nuovi casi presi in carico.

In questo servizio, invece, per l’area “Tutela Minori” la novità sostanziale è stato il cambiamento di indagine imposto dal Tribunale che ha introdotto il concetto di “accertamento” in alternativa al precedente di “sommarie informazioni” con le inevitabili ricadute di impegno e risorse verso il Consultorio (che ha messo a disposizione due psicologi) con il quale si è dovuto trovare una collaborazione.

In questo contesto le Assistenti Sociali nel corso del 2021 hanno dovuto seguire i casi di: Procedimenti civili e penali; amministrativi aperti presso il Tribunale dei Minori; casi di separazioni aperti; preindagini e progetti da esse derivanti.

Per quanto attiene il servizio di “Tutela Minori ed Emergenza Sanitaria” è stato molto condizionato dal crollo, a causa del lockdown, di molti progetti che da anni erano stabili e bilanciati e che faticano a riprendersi proprio per il disagio economico delle famiglie, mentre è aumentato sensibilmente il numero dei ragazzi (sotto i 14 anni, e quindi non imputabili) con problemi perché non tollerano la vita in famiglia o viceversa non escono quasi mai di casa e non vivono relazioni se non virtuali; mentre il servizio incontra moltissimi ragazzi/e che hanno sperimentato l’autolesionismo, fino a casi di effettivo tentato suicidio.

Per quanto attiene invece al Centro Servizi Handicap e all’Ufficio di Protezione Giuridica nell’anno appena concluso sono state effettuate 31 valutazioni di richiesta d’inserimento in struttura.
L’Ufficio di protezione Giuridica, invece, nel corso del 2021 ha sviluppato, verso il Tribunale, 48 ricorsi, 91 rendiconti e 45 istanze o risposte al giudice.

Il turismo valsabbino, con la Rocca d’Anfo, ha totalizzato, nei 179 giorni di apertura, 296 turni di visita per circa 5mila visitatori (10% stranieri), metà dei quali nei due mesi più caldi: luglio e agosto.
Il 50% dei visitatori è Bresciano, mentre l’altra parte proviene dalle zone più svariate d’Italia.

I ragguardevoli dati del Sistema Bibliotecario segnalano infine nell’anno concluso 178.415 prestiti con 16.487 utenti attivi, dei quale due terzi adulti.

.fonte: comunicato stampa
.in foto: il direttore Baccaglioni; il presidente della Comunità montana Flocchini; il presidente di Valle Sabbia Sociale Prandini.

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