Ictus o infarto celebrale

Che cos’è l’ictus?

L’ictus, o infarto cerebrale, avviene quando vi è un afflusso insufficiente di sangue al cervello e una parte del tessuto cerebrale si danneggia o muore. Esistono diversi tipi di ictus:
● Ictus emorragico, causato dalla rottura di un vaso cerebrale;
● Ictus ischemico, causato dall’ostruzione di un vaso in seguito ad un embolo o a un trombo;
● Attacco ischemico transitorio (TIA), è un piccolo ictus di breve durata considerato benigno, poiché i sintomi possono diminuire nell’arco di 24 ore.

Ictus: quali sono i sintomi?

I principali sintomi collegati all’ictus sono:
● Paralisi, debolezza e intorpidimento della faccia o degli arti su un solo lato del corpo;
● Difficoltà visive;
● Difficoltà a deambulare;
● Difficoltà di linguaggio;
● Mal di testa accompagnato da nausea, torcicollo e perdita di coscienza.

Spesso coloro che sopravvivono alla fase acuta spesso riportano alcune disabilità come: danni motori, difficoltà nell’espressione facciale, difficoltà nel parlare e regressione a livello cognitivo.

È possibile evitare un ictus?

L’unico modo per limitare il rischio di ictus è la prevenzione. I principali consigli da seguire sono:
● adottare una alimentazione sana, per esempio: riducendo il quantitativo di sale, alcol e grassi saturi, seguendo una dieta ricca di frutta, verdura e cereali;
● Non fumare;
● Fare attività fisica almeno tre volte a settimana;
● Allontanare fonti di stress psico-fisico;
● Controllare la pressione sanguigna.

Ictus: come intervenire

Al momento dell’insorgenza di un ictus, in caso di condizioni critiche è inevitabile il ricorso alla chirurgia, tramite la quale si cerca di liberare i vasi sanguigni occlusi. Nei casi meno gravi, vengono invece somministrati farmaci anti-trombotici e anti-coagulanti che servono a diluire il sangue e prevenire la formazione di trombi.
Nei giorni seguenti, assumono fondamentale importanza la riabilitazione psicologica e fisica, come fisioterapia, logopedia e terapia occupazionale, tramite le quali i fisioterapisti specializzati aiutano i pazienti a recuperare la mobilità e le capacità cognitive.

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