16 Maggio 2022, 08.00
Prevalle Valsabbia
Ambiente

Un «contratto» per il Chiese

di P.D.

È stato sottoscritto da 35 comuni bresciani e mantovani e della Regione per garantire il deflusso minimo vitale ed interventi a difesa dal rischio idrogeologico del bacino idrografico


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C'è anche Prevalle fra i 35 Comuni bresciani e mantovani che hanno sottoscritto con la Regione il Patto per il fiume Chiese. Un’idea nata dal sindaco di Calcinato Nicoletta Maestri, che spiega «l’iniziativa è nata per sottolineare le criticità legate alla gestione del Chiese. C’è stato un confronto fra i sindaci e si è deciso di fissare l’attenzione su cinque punti per mitigare le sofferenze del fiume».
 
Un fiume che soffre, non solo per i grandi periodi di siccità che, dopo il 2003 e 2007, sembra riproporsi anche quest’anno, ma anche il problema opposto, ovvero il rischio di pesanti esondazioni nei periodi (seppur pochi), di piena, che non solo interessano i comuni in pianura, ma anche comuni a noi vicini, come lo stesso Vobarno. 
 
La proposta, portata in consiglio regionale dal consigliere Claudia Carzeri, è stata votata ad unanimità e prevede un progetto per un “miglior utilizzo della risorsa idrica del bacino lago d’Idro-fiume Chiese sviluppando punti precisi e programmati grazie anche allo stanziamento dui risorse economiche da parte della Regione. 
 
Ciò che il documento prevede si sviluppa in quattro punti, ovvero la realizzazione di opere per la messa in sicurezza del lago d’Idro, la mitigazione e difesa dei paesi dal rischio idrogeologico con progetti ad hoc, la conservazione del metodo irriguo tradizionale a scorrimento in grado di salvaguardare il sistema ambientale di pianura, sostenendo l’uso delle acque del fiume Chiese per mantenere le condizioni di circolazione idrica, ma anche la regolamentazione del sistema lago d’Idro-fiume Chiese e la creazione di bacini idrici di riserva in zone degradate o inutilizzate.
 
Il contratto deve ora essere redatto per permettere di rendere il progetto operativo e permettere alla Regione di erogare i fondi necessari. Un progetto sicuramente importante degno di nota, tanto che come ricorda l’assessore regionale Certuti, «su temi come questi non esistono campanilismi o casacche politiche: si lavora insieme», soffermandosi sull'importanza di «mantenere un equilibrio nella tutela dell'ambiente e dell'economia.
 
I comuni si sono impegnati, provincia e regione hanno dato il loro appoggio, ora si aspetta solo l’attuazione, per la salvaguardia del nostro fiume. 



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