San Carlo Borromeo di Riccomassimo

«Oggi è stata la volta della chiesa di San Carlo Borromeo, ma nel giro di qualche anno Riccomassimo potrà usufruire anche di un sospirato parco giochi e di una casa sociale nell'edificio che un tempo ospitava le scuole elementari, i cui progetti stanno ora facendo il loro corso».  

Ne sarebbero convinti i referenti istituzionali intervenuti sabato scorso all'inaugurazione dell'avvenuta sistemazione della Chiesa tanto cara agli abitanti di Riccomassimo.  «Gli abitanti di Riccomassimo hanno sempre fatto squadra – hanno ricordato Vigilio Giovanelli e Gianni Luzzani, già amministratori storesi.

Per l'occasione, oltre al sindaco Nicola Zontini, cerano pure i componenti la sua maggioranza: Riccardo Giovanelli, Massimiliano Luzzani e Omar Lucchini, nonche i rappresentanti delegati Francesco Romele,  Nicoletta Giovanelli e i referenti di paese Elisa e Stefano Lombardi. C'erano anche il vicepresidente della Provincia Mario Tonina, il collega Alex Marini ed il presidente del Bim del Chiese Claudio Cortella.  Poi il comandante di stazione carabinieri maresciallo Stefano Tava e la polizia locale con il vice comandante Paolo Giovanelli e una collega.  

L'ultimo intervento su San Carlo Borromeo, che ha comportato una spesa di circa 146 mila euro di cui 109 stanziati dalla Provincia e altri 21 erogati dal Comune, darà modo ai fedeli di usufruire di quel luogo di culto dedicato alla Natività.

«Vedere la riapertura di questo simbolo è motivo di grande soddisfazione  anche dal fatto ché dimostra come la Provincia garantisca attenzione anche alle realtà più distanti e meno  numerose – ha affermato il vicepresidente Tonina -. Riccomassimo, nonostante i pochi abitanti è una frazione laboriosa e vivace che guarda al futuro, come dimostra l'adesione alla Comunità energetica avvenuta qualche tempo fa».

«Lavorare per la comunità è da sempre la nostra forza e dobbiamo continuare a trasmettere ai nostri figli quella stessa passione, come i nostri genitori hanno fatto per noi» ha affermato Elisa Lombardi, anima della piccola frazione.

La chiesa, che originariamente risale al 1720 e che negli anni è stata più volte sistemata, non è riuscita ad accogliere tutti i presenti.
All’omelia l’arciprete e parroco dell’Unità pastorale Madonna dell’Aiuto, don Andrea Fava , ha riconosciuto la vicinanza dei concittadini alla sua chiesa.

Ad accompagnare la cerimonia sono intervenuti la corale parrocchiale diretta da Camillo Berardi ed il trio famigliare di casa Cucchi di Barghe, originari di Riccomassimo, con tromba, corno francese ed euphonium per un concertino a cielo aperto.