El Zerlo de Présègn

Diciotto abitanti che nella stagione estiva aumentano considerevolmente, ai quali vanno aggiunti l'unico che abita nella “frazione della frazione”, che si chiama Bisenzio.

Questa la realtà del piccolo borgo di Presegno, frazioncina a monte di Lavenone, raggiungibile percorrendo una stradina che si inerpica per undici chilometri oppure, non certo più agevolmente, da Ono Degno di Pertica Bassa salendo fino al Zuf per poi ridiscendere nell'impluvio dell'Abbioccolo.

A Presegno sulle pendici della Corna Blacca, la storia narra di presenze belligeranti, ultime quelle di partigiani vissuti alla macchia per sfuggire ai rastrellamenti fascisti e tedeschi, qualche volta purtroppo andati a segno.
La natura parla invece di luoghi incontaminati e paesaggi incantevoli.

Ebbene: da queste parti la resilienza è un obbligo e certo fa parte del bagaglio culturale di Catia Vezzola e del suo compagno di vita, Ilario Zorzi, che dopo tanti anni al Caseificio Sociale di Sabbio Chiese hanno deciso di dedicarsi a questa nuova avventura: riaprire il locale pubblico che si affaccia sulla suggestiva piazzetta di Presegno.

Lo faranno a cominciare dalle ore 15 di questa domenica Primo Maggio, preparando in occasione dell'inaugurazione, per gli avventori che vorranno raggiungerli lassù, un fornito quanto simpatico buffet.

E cosa c'entrano i russi?
C'è che proprio da quando è iniziata l'invasione russa in Ucraina il satellite che serviva il piccolo borgo per i collegamenti telefonici fa le bizze e gli stessi risultano oltremodo difficoltosi, praticamente inesistenti.

Una coincidenza? Mah.
Il dubbio che quel satellite per le telecomunicazioni sia russo, da queste parti, è venuto a molti.