Incidente a Barghe, lunghe code per sette ore

L’incidente, come abbiamo scritto ieri pochi minuti dopo, è avvenuto intorno alle 15 e 30 nel tratto di Provinciale che va dalla località Due Stradoni a Nozza di Vestone.
L’esatta dinamica è al vaglio degli agenti della Locale della Valle Sabbia, intervenuti sul posto con più pattuglie per i rilievi e per gestire il traffico che si è fatto subito caotico.

Secondo una prima ricostruzione e per cause ancora in corso di accertamento, ad innescare la carambola che ha coinvolto quattro autoveicoli fra i quali un furgone ed un “bilico” sarebbe stata l’invasione dell’opposta corsia di marcia da parte di una Range Rover condotta da un milanese di 64 anni, che stava viaggiando in direzione del Trentino con accanto la moglie 63enne.
L’improvviso ostacolo avrebbe causato la sbandata dell’autoarticolato Daf irlandese che dopo aver caricato in Valsir sopraggiungeva dalla parte opposta, condotto da un camionista lituano di 56 anni.

Il pesante mezzo, dopo essere riuscito ad evitare il frontale, colpendo la Land Rover solo di striscio, ormai fuori controllo, ha invaso a sua volta l’opposta corsia di marcia mentre, sempre in direzione del Trentino, sopraggiungeva il furgone di una ditta locale con alla guida un 51enne di Vestone.

Questa volta l’urto è stato frontale e violentissimo, tanto che il furgone è stato sbalzato all’indietro e trascinato dal “bilico” fin quasi nel greto del fiume Chiese, dopo un salto di 7/8 metri.
Anche la motrice del mezzo pesante è precipitata nella scarpata, rimanendo appesa al rimorchio, parzialmente sulla strada.
La Land Rover, nel frattempo, ha proseguito la sua corsa centrando nella fiancata un’Audi con sopra mamma e figlia di 45 e 16 anni, residenti in zona.

Ad avere la peggio, comunque dotato di una grande dose di fortuna, il 51enne alla guida del furgone: è rimasto incastrato nell’abitacolo e ci sono volute due ore e mezza prima che riuscisse a raggiungere con un’autolettiga il Pronto soccorso del Civile di Brescia. È rimasto incredibilmente sempre cosciente ed il ricovero è avvenuto con un rassicurante codice giallo.
L’altro ferito è il camionista lituano, che in un primo momento avrebbe voluto rifiutare il ricovero, poi però è finito anche lui al Pronto soccorso con codice giallo.
Illese, anche se molto spaventate le altre quattro persone coinvolte nell’incidente.

Sul posto sono intervenute le ambulanze dei volontari di Odolo e di Vestone, l’auto infermierizzata e i Vigili del fuoco da Salò e con l’autogru da Brescia.

La 237 del Caffaro è rimasta bloccata completamente durante le fasi di soccorso, poi riaperta a senso unico alternato, ma sempre senza sciogliere completamente la lunghe code che si erano nel frattempo formate in entrambi i sensi di marcia.

Intorno alle 19 la strada è stata chiusa nuovamente, per permettere a due gru scortate dai vigili di raggiungere il luogo dell’incidente per recuperare camion e furgone. Operazioni che si sono concluse solo intorno alle 22:30 con la riapertura dell’arteria.

Sette ore di blocco quasi totale dell’unica arteria che solca la valle, quindi, disagi a non finire.
I mezzi pesanti non hanno avuto alternative a quella di attendere il loro turno per passare.
Quelli più leggeri hanno potuto aggirare l’ostacolo utilizzando la “Intercomunale” che unisce Bione a Casto, oppure avventurandosi fra la Degagna e Treviso Bresciano.

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