A Nozza dal prossimo anno anche la degenza

L’intervento più atteso dell’incontro in Comunità montana di mercoledì sera era quello del direttore generale di Asst Garda, Mario Alparone, che ha presentato nel concreto le novità per la Valle Sabbia.

Innanzitutto ha annunciato che è già stato nominato il nuovo direttore del Distretto 12 nella persona della dott.ssa Roberta Brenna, attuale direttore sociosanitario dell’Asst del Garda.

In Valsabbia saranno realizzati due Case di comunità, una a Nozza di Vestone, presso gli ex ambulatori, e una a Gavardo e un nuovo Ospedale di Comunità sempre a Nozza.

Il direttore Alparone si trova a gestire 300 milioni di euro di investimenti, 30 dei quali per le Case e gli Ospedali di comunità.
Ma ha tenuto a precisare che anche l’Ospedale di Gavardo è strategico per il territorio e sono già in programma progetti di potenziamento e sviluppo.

Sul territorio del nuovo Distretto opereranno 9 infermieri di famiglia. La dott.ssa Brenna ha già iniziato gli incontri con i Medici di medicina generale per spiegare il loro impiego per le cure dei pazienti.

Per quanto riguarda le strutture di Nozza, Alparone ha comunicato che l’obiettivo è quello di aprire al Casa di comunità entro il 2022 e l’Ospedale di comunità nel 2023

Nella Casa di comunità troveranno spazio gli attuali servizi ambulatoriali, a cui ne saranno aggiunti altri previsti da Pnrr.

Attualmente i servizi presenti sono: Punto prelievi; Centro unico prenotazioni - Cassa; Attività vaccinale; Sportello scelta e revoca; Ufficio protesica e diabeta; Equipe operativa handicap (disabilità); Servizio Assistenza domiciliare integrata (attivato a fine 2021); Unità di valutazione multidimensionale; Servizio dl continuità assistenziale (Guardia medica); Attività di screening (pap-test); Attività di medicina specialistica (cardiologia, medicina fisica e riabilitazione, odontostomatologia, dermatologia).

Le novità riguardano innanzitutto l’inserimento degli infermieri di famiglia e di comunità; poi la creazione della Centrale Operativa Territoriale (COT)  con funzioni di coordinamento della presa in carico della persona e raccordo tra servizi e professionisti coinvolti nei diversi percorsi assistenziali del Distretto.

Sarà presente anche un Punto unico di accesso per la presa in carico e l’orientamento ai servizi di riferimento prevalentemente per pazienti cronici e fragili.
Infine l’integrazione con la Medicina Generale, la Pediatria di libera scelta e i Servizi Sociali comunali attori fondamentali per un’efficace presa in carico della popolazione più fragile.

Per quanto riguarda l’Ospedale di comunità, sarà dotato di 15 posti letto per subacuti, ad esempio persone che vengono dimesse dai reparti ospedalieri ma che non possono ancora essere mandate a casa.

Attualmente ne sono già attivati 20 di posti subacuti a Prevalle che poi, però, torneranno a Lonato una volta ricostruito l’ospedale.


In foto:
. Distretto sociosanitario a Nozza, dove avrà sede la Casa della comunità e l'Ospedale di comunità
. la dott.ssa Roberta Brenna, direttore del nuovo Distretto 12