La sanità che verrà

Partecipato incontro mercoledì sera in Comunità montana a Nozza di Vestone sul potenziamento della Sanità lombarda, per spiegare come sarà attuata sul territorio della Valle Sabbia la nuova legge di riorganizzazione della rete sanitaria.

Un parterre qualificato, con politici regionali, amministratori locali e dirigenti sanitari, e un folto pubblico in sala, con tanti sindaci e personale impegnato nella sanità, nelle Rsa e nel sociosanitario, sintomo di un grande interesse per le questioni che riguardano le cure e bisogni sanitari dei cittadini della valle.

L’incontro è l’ultimo di una serie promossa della commissione Sanità di Regione Lombardia sul territorio bresciano, guidata dalla vicepresidente Simona Tironi, per illustrare sul territorio come saranno riorganizzati i servizi sanitari.

Come ha messo in luce il presidente della Comunità montana Giovanmaria Flocchini, il Covid ha evidenziato la carenza della sanità territoriale che la nuova legge intende colmare; dall’altro lato, ha rimarcato il presidente dell’Ambito 12 di Valle Sabbia, Michele Zanardi, c’è la necessità che anche i sindaci vengano coinvolti nella programmazione sanitaria, in particolare per integrare al meglio gli aspetti sociosanitari con quelli sanitari.

All’incontro era presente anche l’assessore regionale Alessandro Mattinzoli che ha spiegato che l’obiettivo della riforma sanitaria vuole garantire maggiori servizi di prossimità, per migliorare la qualità della vita delle persone.

È toccato quindi alla consigliera regionale Simona Tironi illustrare i capisaldi della nuova legge, che grazie ai fondi del Pnrr può garantire risorse (2 miliardi di euro) e tempi certi per la sua realizzazione.

La nuova organizzazione prevede la suddivisione del territorio di Ats Brescia in 11 distretti (rispetto ai 3 precedenti). Per quanto riguarda l’Asst del Garda i distretti corrispondono con gli Ambiti. In ogni Distretto sono previste due Case della Comunità e un Ospedale di Comunità.
Nel Distretto opereranno anche la nuova figura dell’infermiere di famiglia e di comunità, che lavorerà al fianco dei Medici di medicina generale.
Sugli elementi innovativi della riforma si è soffermato anche il direttore di Ats Brescia Claudio Sileo.

Ad illustrare nel concreto come saranno organizzati i servizi sanitari sul territorio valsabbino ci ha pensato il direttore generale di Asst Garda, Mario Alparone. Lo riferiamo nel dettaglio a parte.

All’incontro sono intervenuti anche i rappresentanti degli ordini professionali (infermieri, farmacisti, tecnici radiologi), tutti concordi in un avvicinamento dei servizi alle persone.

La problematica maggiore è però rappresentata dal reclutamento del personale da inserire in queste strutture, senza sguarnirne altre. Infatti, se sul piano delle risorse economiche non ci sono problemi, quello che preoccupa maggiormente la mancanza di figure professionali del mondo sanitario, sempre più carenti, basti pensare ai medici di medicina generali e agli infermieri.
Da qui l’appello dei rappresentanti degli ordini professionali alla politica perché si muova per rendere più attrattive queste professioni.