Antonio Ghidini ci ha lasciato

Antonio Ghidini, erede dei “Molete”, una stirpe di noti industriali lumezzanesi della lavorazione dell’ottone, era migrato in Vallesabbia insieme al fratello, nei primi anni 50. La decisione di ampliare l’attività si era resa necessaria per favorire le numerose persone della Vallesabbia che, per recarsi al lavoro, dovevano attraversare a piedi le montagne per raggiungere il posto di lavoro, il “fosenet”, che si trovava in fondo alla valle a Montagnone.

Quando da Lumezzane i fratelli Ghidini con il padre Giovanni Battista arrivarono a Sabbio Chiese per edificare il nuovo stabilimento, furono accolti con gratitudine dall’allora sindaco Bollani e dal parroco, don Pizzoni. L’azienda diede lavoro e futuro a molti abitanti della Vallesabbia, a quei tempi zona prevalentemente agricola e rurale.

L’attività imprenditoriale della famiglia, sempre nel campo della produzione dell’ottone, aveva origini antiche: fu fondata infatti a Lumezzane nel lontano 1848. L’azienda, negli anni 60, ormai consolidata, produceva particolari per i più importanti mobilifici della Toscana e della Brianza. Durante gli anni 70 la loro attività si orientò verso un nuovo settore: articoli per l’arredo della casa in ottone, esportati in tutto il mondo. La loro produzione si ampliò ulteriormente con la nuova fabbrica di radiatori in alluminio.

A Sabbio Chiese lo stabilimento, divenuto di proprietà di Antonio Ghidini e figli, è tuttora attivo e operante nella fusione e produzione di articoli in alluminio.

Antonio Ghidini ha avuto una vita particolarmente intensa: temprato dalla guerra, alla quale ha preso parte come aviere, ha affrontato e superato tutte le gravi crisi economiche che hanno travagliato il nostro paese, sempre positivo e fiducioso nella forza del lavoro e nella buona volontà degli uomini. E’ stato cacciatore accanito, sportivo, ciclista, lettore attento: i suoi nipoti hanno avuto la fortuna di udire storie di guerra e di vicende lumezzanesi, sempre narrate con verve e in solido dialetto lumezzanese.

Antonio era felicemente sposato dal 1955 con Noemi Montini (Noemi era figlia de “crodol” e si narrava fosse la ragazza più bella di Montagnu’).  Antonio adorava la sua Noemi che è purtroppo scomparsa nel 2020, durante il drammatico periodo della pandemia. Dal loro amore sono nati quattro figli, dieci nipoti e tre pronipoti.

Antonio e Noemi, con la loro vita e col loro esempio, hanno trasmesso a figli e nipoti la ricchezza di valori essenziali: il lavoro, la famiglia, la fede, l’onesta, il rispetto. Insieme hanno superato avversità, sempre uniti da un amore solido ed incondizionato. Questi valori donati sono tanti più preziosi in questo periodo dove sembra che tutte le nostre certezze si stiano sgretolando, e rappresentano una base di partenza importante per le nuove generazioni.

Antonio se n’è andato con la mente il cuore ancora aperti e fiduciosi verso il mondo e verso la vita e con l’animo sereno di chi ha ben combattuto le proprie battaglie.

La camera ardente del caro Antonio è allestita presso l’abitazione in Sabbio Chiese e i funerali si svolgeranno questo martedì 5 aprile alle ore 15.

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