Amministrazioni pubbliche in difficoltà per i rincari

Troppi incentivi e troppi finanziamenti pubblici stanno avendo un effetto contrario rispetto a quello sperato?

La domanda sorge spontanea dopo aver ricevuto da diversi amministratori locali le stesse identiche preoccupazioni per i lavori pubblici con i quali sono alle prese.

Abbiamo sentito di recente i sindaci valsabbini che hanno ricevuto il finanziamento regionale del bando Rigenerazione urbana. Tutti, ovviamente, soddisfatti per le opere che verranno in buona parte dalla Regione, ma c’è un ma.

Molto probabilmente le risorse previste un anno e mezzo fa, quando hanno presentato il progetto per il bando, non saranno sufficienti per completare i lavori a causa dei rincari delle materie prime, dei carburanti, dell’energia elettrica.

«Per l’appalto dei lavori siamo alle prese con l’adeguamento prezzi, a causa dei rincari di quest’ultimo anno delle materie prime e adesso anche dell’energia e dei carburanti». È la stessa preoccupazione ricevuta dagli amministratori di Gavardo, Lavenone e Villanuova sul Clisi.

Non bastasse questo, si stanno accumulando ritardi nei progetti perché si faticano a trovare le imprese che eseguono i lavori oppure li accettano ma vengono realizzati con ritardi di mesi.

Questo in buona parte è dovuto anche al superbonus 110% che sta “drogando” il mercato, con un eccesso di domanda che ha fatto salire i prezzi. E così ci sono Comuni dove progetti finanziati ancora nel 2020 non sono ancora partiti.

C’è di più: ci sono gare di appalto andate completamente deserte perché le imprese sono oberate dal lavoro. È il caso della riqualificazione dell’ex scuola di Berniga a Villanuova.

Se gli incintivi hanno permesso nel 2021 al nostro Paese di raggiungere un aumento record del Pil del 6,5%, per il 2022 le stime sono molto al ribasso.

In questo contesto si è aggiunta nelle ultime settimane anche la guerra fra Russia e Ucraina. che ha aggravato la situazione.

«Questa situazione sta rallentando lo sviluppo dei nostri paesi – chiosa il sindaco di Villanuova Michele Zanardi – e il timore è che i piani del Pnrr, con le tempistiche ristrette a loro volta inneschino ulteriori rincari e non portino i benefici inizialmente sperati».

«Tra adeguamento prezzi, difficoltà negli appalti, revisione della programmazione, per i Comuni è un delirio!» sbotta Zanardi.