In piazza «Con il Chiese nel cuore»

Una manifestazione per riportare alta l’attenzione sullo stato del fiume Chiese e per ribadire la contrarietà al famigerato progetto dei due depuratori di Gavardo e Montichiari per depurare le fogne dei comuni gardesani.

È questa una delle motivazioni che hanno spinto il gruppo di minoranza di Villanuova sul Clisi “Progetto Villanuova” e quattro comitati ambientalisti da tempo in prima fila nella battaglia contro il depuratore (Gaia Gavardo, La Roccia, Mamme del Garda e Visano Respira) ad organizzare la manifestazione “Con il Chiese nel cuore” che si terrà sabato 12 marzo alle 20.30 in piazza Donatori di Sangue a Villanuova sul Clisi.

«Saremo in piazza sabato anche per dare un segnale forte alla nuova Prefetto-Commissario che si è da poco insediata sul territorio, per dimostrarle che comitati e cittadini non si fermano e non si fermeranno ed anche se la politica tace, noi continueremo a far sentire la nostra voce».

La presentazione della manifestazione è avvenuta ieri davanti al nuovo depuratore intercomunale che serve i comuni di Gavardo, Villanuova, Vallio Terme e una parte di Muscoline.

«Questo per ribadire che non siamo contrari ai depuratori quando servono i propri paesi e non sono impattanti sul fiume – spiega Filippo Grumi di Gaia Gavardo –. Diverso sarebbe per un depuratore grande quattro volte questo i cui scarichi non sarebbero dannosi dal Chiese».

Anche per Paola Pollini delle Mamme del Garda, «questo progetto deve essere fermato perché non risolve le problematiche ambientali del Garda che sono altre e numerose rispetto alle problematiche della depurazione fognaria.

Sicuramente, non esistono bombe ecologiche sotto il lago come qualcuno ha tentato di farci credere per anni ed inoltre questo progetto impatterebbe pesantemente, se fosse realizzato, sul fiume Chiese, così già gravemente ammalorato e soprattutto privo della portata necessaria a garantire la qualità delle sue acque come si può accertare inequivocabilmente in loco e non certo da dietro una scrivania».  

La Manifestazione di protesta “Con il fiume Chiese nel cuore” si svolgerà a Villanuova sul Clisi, scelta non casuale in quanto è un comune che come detto usufruisce del nuovo depuratore intercomunale gavardese per lo smaltimento dei suoi reflui.

«Riteniamo che non sia più tollerabile l’ambiguità di alcune amministrazioni comunali – precisano i promotori – che prediligono il fare politica, con la p minuscola, a discapito della difesa del loro territorio.  
Nello specifico ci rivolgiamo al sindaco di Villanuova, Michele Zanardi, che poco tempo fa, con le varie autorità, ha presenziato all’inaugurazione del nuovo depuratore gavardese, ma al contempo non ha ritenuto di essere solidale con gli 11 sindaci del Chiese che hanno presentato i ricorsi al Tar  e con le altre iniziative poste in atto  in difesa del fiume, dei propri cittadini e per il rispetto delle istituzioni democraticamente elette e delle loro decisioni».

Dal gruppo di minoranza l’accusa all’amministrazione comunale di tacere sul progetto del depuratore che porterebbe disagi anche nel Comune di Villanuova, e di non portare all’attenzione della popolazione questa problematica.

«Alla luce dell’impennata dei costi dell’energia e delle materie prime – sottolinea invece Roberta Caldera del comitato La Roccia – un progetto come quello ipotizzato non è più in alcun modo sostenibile economicamente».

«Inoltre – aggiunge – è da qualche anno che il problema della siccità è persistente e la portata del fiume Chiese è in costante diminuzione. Aggiungere acqua dallo scarico di un megadepuratore sarebbe oltremodo impattante, con il rischio che si ripeta anche l’epidemia da legionella come si è verificata nel 2018».

Nel corso della manifestazione si alterneranno i diversi interventi mentre si sta già pensando a una nuova manifestazione con un corteo che unisca Villanuova a Gavardo lunga la via Romana che costeggia il Chiese.

I promotori hanno voluto togliersi anche un sassolino dalla scarpa: visto che all’inaugurazione del nuovo depuratore intercomunale non è stata invitata la popolazione, ma solo gli amministratori, gli stessi hanno voluto fare un simbolico taglio del nastro per inaugurare a loro volta il nuovo impianto.