A Mia, che è anche figlia nostra

“Ninna nanna sotto le bombe,
gallerie che son culle, e son tombe,
apri gli occhi e sei già sotto terra,
non spaventarti, piccina, è la guerra.

Niente fiocchi sulla tua culla,
niente coperte, qui non c'è nulla,
ma c'è un seno pieno d'amore
che ti accoglie senza rumore.

Ninna nanna, fai sogni belli,
sogna che tutti siamo fratelli,
sogna di un mondo senza confini,
con liberi uomini, donne e bambini.

Sei piccola luce, sei grande speranza,
ti auguro Pace, ed è già abbastanza".

Questa bella poesia è dedicata alla piccola Mia, nata domenica scorsa a Kiev, in Ucraina, nei sotterranei della metropolitana durante i bombardamenti.

“A lei dedico questi pochi versi rozzi, che ho scritto di getto ma con il cuore colmo di tenerezza e speranza. A Mia, che è anche figlia nostra!” è il commento dell'autrice, la maestra Laura Scipioni di Viterbo.

Nel clima di guerra e di emergenza di queste settimane non c'è proprio nulla da festeggiare, ma vogliamo comunque porgere i nostri auguri a tutte le donne nella giornata a loro dedicata. Sperando che la vera parità dei diritti non rimanga un'utopia, come è stata fino ad oggi, ma possa presto diventare una realtà tangibile.

Grazie a Maria Rosa Marchesi

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