Una lenta ripresa

Anche per le Penne nere della “Monte Suello” il 2021 è stato ancora un anno difficile dal punto di vista associativo, per le difficoltà, almeno fino all'estate, di potersi incontrare, anche se proprio alla pandemia ha visto anche gli alpini prodigarsi in tanti servizi.

A tracciare il bilancio delle attività dello scorso anno il presidente Sergio Poinelli, nel corso dell'annuale assemblea sezionale che si è svolta ieri presso il Salone Pio XI a Gavardo.

Nella sua relazione morale il presidente ha elencato le numerose attività che hanno coinvolto il Consiglio direttivo sezionale, fra incontri, riunioni e manifestazioni a cui ha presenziato il vessillo sezionale.

Anche i gruppi hanno ripreso, almeno in parte, le loro attività, tanto che il totale delle ore di lavoro in attività di volontariato assommano a più di 41 mila, e le donazioni a enti terzi ammontano a più di 100 mila euro. Anche la Protezione Civile sezionale ha visto più di 100 volontari impegnati negli Hub vaccinali di Gavardo, Lonato, Gargnano e Vobarno, a cui va aggiunto l'impegno delle squadre dell’antincendio boschivo sull'Alto Garda, altre impegnate in attività di ricerca persone, oltre agli interventi per alcune emergenze (taglio alberi sradicati) e supporto ad altre manifestazioni.

Quello che è mancato sono state le manifestazioni e le occasioni d’incontro, in particolare le adunate nazionali e sezionali che rappresentano i momenti topici della vita delle Penne nere.  Anche l’apertura del rifugio di Campei de Sima s'è ristretta al solo mese di agosto e solo con un servizio di ristoro senza la possibilità di pernottamento; quest’anno dal mese di aprile il rifugio tornerà alla sua normale attività nei fine settimana.

Da parte del presidente Poinelli è giunto quindi l’invito a riprendere con slancio le attività di sempre e ritornare a incontrarsi e a frequentarsi come un tempo: «c'è bisogno di vedere sventolare le penne sui nostri cappelli nei nostri paesi c'è bisogno di ricominciare la nostra vita associativa Uniti sereni e compatti».

Nota dolente: prosegue la costante diminuzione dei soci; a fine 2021 gli alpini erano 3.581 (-131); gli amici 388 (-3) e gli aggregati 784 (-12).  Per questo l’Associazione Nazionale Alpini sta riflettendo su come affrontare il suo futuro associativo.