Piano di zona, «Riattivare la comunità»

Porta il titolo “Riattivare la comunità” il Piano di zona 2021-2023 dell’Ambito 12, approvato all’unanimità dai 27 sindaci dell’assemblea d’Ambito. Un Piano frutto di un lavoro sinergico di ascolto e di elaborazione durato alcuni mesi, attraverso un confronto con le realtà sociali del territorio.

«Per la stesura di questo Piano – spiega il presidente dell’Ambito 12, Michele Zanardi, sindaco di Villanuova sul Clisi – abbiamo avviato un percorso partecipativo attraverso cinque tavoli di ascolto e confronto, per analizzare i bisogni ed elaborare delle azioni per il futuro».

Un’analisi del contesto sociale valsabbino che, come altri territori, vede il progressivo invecchiamento della popolazione e l’aumento di problematiche legate a minori e famiglie.

«L’impegno è quello di riprendere le relazioni interrotte con la pandemia. Il nostro obiettivo – precisa Zanardi – è quello di mantenere attivi questi tavoli di confronto, anche per misurare i risultati delle azioni messe in campo, per dare un approccio scientifico al sociale».

«Gli ambiti di confronto, che poi sono sfocianti nei vari capitoli del Piano di zona – spiega Mara Ceriotti, responsabile dell’Ufficio di Piano – hanno riguardato le seguenti tematiche: minori e famiglia, politiche giovanili, disagio adulto (vulnerabili, lavoro e casa), non autosufficienti (anziani e disabili), salute mentale. Per ogni tematica si è fatta un’analisi di contesto per giungere poi a degli obiettivi da attuare».

Per l’area anziani l’obiettivo è quello di migliorare l’integrazione socio-sanitaria, orientare i famigliari per i servizi domiciliari per ritardare l’ingresso nelle Rsa; al vaglio progetti di cohousing e teleassistenza.

Negli ultimi anni si è visto raddoppiare il numero dei minori seguiti dai Servizi sociali, molti anche quelli allontanati dalle famiglie e inseriti in comunità. Per questo si proseguirà con i progetti per il contrasto della povertà educativa e dell’abbandono scolastico, in collaborazione con le scuole; si proseguirà con i progetti di affido familiare e di sostegno alle famiglie.

Per quanto riguarda le politiche giovanili si farà un’indagine conoscitiva per mappare la situazione dei giovani della valle. Fra gli obiettivi la creazione di uno spazio di confronto reale e virtuale con i giovani per intercettare i loro bisogni e offrire servizi adeguati.

Per il contrasto alla povertà e per l’inclusione sociale si lavorerà in sinergia con Social Work, l’ufficio di Valle Sabbia Solidale per l’inserimento lavorativo, anche con attività di formazione e riqualificazione lavorativa; vista la consistenza presenza di donne straniere, spesso sole e con figli, c’è la necessità di corsi di alfabetizzazione per avviarle poi al lavoro.

Nell’ambito della disabilità, l’obiettivo è quello di sperimentare esperienze di vita indipendente, anche in cohousing, e nell’ottica del “Dopo di noi”, costruire con le famiglie progetti di vita indipendente partendo da minori con disabilità già dal tempo della scuola.

Per la salute mentale, progetti di cohousing, inserimento lavorativo e iniziative di lotta allo stigma.

Il piano, sebbene triennale secondo l’ordinamento regionale, approvato in ritardo causa Covid, sarà attuato in soli due anni.

«L’obiettivo da raggiungere – evidenzia il presidente dell’Ambito –, e che finora non si è ancora realizzato, è l’integrazione socio-sanitaria con Asst».

Questo è un aspetto rimasto in sospeso a causa della riforma sanitaria regionale, con la nascita di Ospedali e Case della Comunità, infermieri di Comunità di cui non si ha ancora completa certezza dei loro compiti.

«Asst Garda – conclude Zanardi – è soggetto sottoscrittore dell’accordo di programma per l’attuazione del Piano ed ha anche il compito di vigilanza, per questo ci aspettiamo una piena collaborazione per offrire i servizi integrati per il nostro territorio».

In foto il presidente dell'Ambito 12 di Valle Sabbia Michele Zanardi e la responsabile dell'Ufficio d'Ambito Mara Ceriotti