Centri di raccolta, recupero efficace dei rifiuti

Trasformare i rifiuti in risorsa. È quello che avviene grazie alla raccolta differenziata, che permette di vendere la plastica, la carta, il vetro e il metallo, il cui ricavato va a diminuire il costo del servizio di raccolta rifiuti.

Ma si può fare ancora di più e meglio, nell’ottica dell’economia circolare, agendo nei centri di raccolta e coinvolgendo sempre i cittadini.

Sae Valle Sabbia, l’azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti urbani nei comuni valsabbini, ha avviato un progetto per migliorare la gestione dei centri di raccolta per differenziare sempre meglio i rifiuti, in particolare gli ingombranti.

«Gli ingombranti vengono considerati rifiuti differenziati, ma non consentono un ottimale recupero dei materiali», spiega Simone Ronchi, direttore tecnico di Sae, che ha ideato un progetto per migliorare questa situazione.

«Se ad esempio conferiamo un tavolo formato da gambe in ferro e piano in legno possiamo dividerlo nei sui componenti e questo permette il recupero dei due diversi materiali, con conseguente beneficio economico e ambientale».

Per questo, a settembre scorso, è stato avviato un progetto coinvolgendo una ditta specializzata, per migliorare l’efficienza dei centri di raccolta.

«Innanzitutto – specifica Ronchi – è stato fatto un corso di formazione per gli addetti dei centri di raccolta, sia su come rapportarsi con l’utenza, sia sulla gestione del centro. È stata poi avviata un’azione di monitoraggio dei centri di raccolta per rilevarne le problematiche e attivare i correttivi necessari; inoltre saranno attivate nel corso dell’anno altre attività, coinvolgendo anche gli utenti, per differenziare meglio e ridurre i conferimenti di ingombranti, legno e inerti».

Già nei primi due mesi di attuazione di queste misure si è riscontrata una riduzione di questi rifiuti.

Il progetto, avviato a metà settembre, proseguirà per un anno, anche con campagne di informazione verso i cittadini-utenti, per sensibilizzarli a queste buone pratiche.

«L’obiettivo – sottolinea Marco Baccaglioni, direttore delle società partecipate della Comunità montana – è quello di diminuire la quota di ingombranti a favore di altre frazioni di raccolta valorizzabili, come plastica, carta, vetro e metalli: conferendo l’oggetto disassemblato, si trasforma un costo in una risorsa e questo è molto importante sia dal punto di vesta economico che ambientale».