Le Mamme del Chiese: «Ancora bugie»

“Ancora bugie. Fare presto, dice il prefetto e commissario Attilio Visconti, prima di andarsene. Il lago di Garda come Capri, come la costa Amalfitana, la costa Smeralda. Occorre salvarlo!

Verissimo, caro Commissario, occorre salvarlo dalla cementificazione, dall'ottusità amministrativa che pensa di risolvere l’ospitalità con i fiori, che nasconde sotto il tappeto la polvere e butta il vaso da notte nel giardino accanto. Non è così che una società progredisce, senza alcuna assunzione di responsabilità.

Ma forse è una “excusatio non petita”? Lei forse ci sta dicendo che, casomai avesse sbagliato, l’ha fatto per sentito amore naturalistico, per grande convinzione e dedizione e per un qualcosa sicuramente di così grande valore da essere insindacabile. Inattaccabile, perché mosso da sinceri sentimenti?

Peccato però che lei non sia un comune cittadino e da commissario avrebbe dovuto ascoltare quei 43 comitati che si sono succeduti alla sua porta, invece di snobbarli; avrebbe dovuto chiedere opinioni a Università indipendenti e non “vicine” e forse interessate, sull’intero discutibile studio del Prof. Bertanza e non su solo quattro criteri, come lei ha dichiarato e relazionato il giorno dell’audizione alla Camera; avrebbe dovuto tenere conto della relazione di Acque Bresciane sull’intervento manutentivo del giugno scorso per sapere la verità sullo stato di salute della sublacuale. Invece l’ha ignorato.

Eppoi, suvvia, a chi vuol far credere che la sublacuale possa essere una soluzione “critica” o “inopportuna” per la salute del lago? Cosa dovremmo pensare degli oceani attraversati da ben altre condotte in acqua salata? Lei sa, immagino, che tutte le condotte sublacuali poste nel lago sono doppie. Due tubi: l’uno a fare da “backup” all’altro! Oppure non è riuscito a catturare da tutti quei comitati questa informazione?

Smettiamola di dire bugie, tutti quanti, anche voi cari signori della politica, travalicati da giochi di potere, smettiamo di mentire, smettiamo di fare gli struzzi, di dormire sonni tranquilli quando, da CINQUE MESI, OTTANTA ASSOCIAZIONI e un indicibile numero di persone si sono succedute a turnare a quel Pacifico Presidio 9 Agosto dalle idee secondo voi sbagliate.

Dormire la notte sotto le stelle e la pioggia esprime, sicuramente, una convinzione di essere nel giusto più forte della sua. Comunque le auguriamo buone cose e aspettiamo fiduciose il subentrante prefetto. Ci auguriamo che Maria Rosa Laganà, abbia conservato quei tratti femminili utili per una ripartenza pulita a partire dalla verifica di tutti gli aspetti amministrativi che sappiamo essere lacunosi.

Ci riferiamo alle istanze ravvisate nel ricorso al TAR impugnato dalla Federazione delle associazioni che amano il fiume Chiese e il suo lago d’Idro. Ma non solo. Da lei ci aspettiamo anche che sappia interpretare meglio lo spirito democratico aprendosi all’ascolto con i comitati tutti e con le istituzioni locali, deprivate in maniera ingiustificata del loro ruolo”.