In Piazza con noi per celebrare la Rocca

 La popolare diretta di Teletutto, ha così potuto così approfondire in tutta tranquillità così com’era previsto le tematiche valsabbine, soprattutto quelle legate al turismo, che lungo l’impluvio del Chiese e nelle convalli tutti vogliono “sostenibile” e “responsabile”.

Accompagnati di tanto in tanto dalle note dei “Sonadur del Cafer” e dalle danze e dai colori portati in scena dai “LanziLodrone”, la compagnia di attori in costume che ha riproposto un accampamento medievale così com’era quello dei Lanzichenecchi che scesero in valle intorno al XVI secolo, i mattatori Clara Camplani e Marco Recalcati si sono alternati al microfono per raccontare insieme agli ospiti e grazie a dei videoclip cosa bolle nel pentolone turistico valsabbino.

Testimonial d’eccezione, e non poteva essere diversamente, visto il profondo legame che la fortezza napoleonica conserva con le terre d’Oltralpe, è stato l’immenso Sonny Colbrelli, valsabbino di Casto, al quale per l’occasione è stato consegnato il premio “Rocca d'Anfo Je t'aime” nella sua seconda edizione, in virtù della straordinaria impresa sul pavè della Parigi-Roubaix che l’ha consegnato alla storia, insieme ai grandi come Coppi, Gimondi e Moser.

Tanti gli interventi nel corso della trasmissione.
Il sindaco do Anfo, Umberto Bondoni, si è detto fiero della presenza della Rocca e dell’impulso che da essa viene per lo sviluppo turistico e la valorizzazione del territorio.

L’assessore al Turismo della Comunità montana, Daniela Giacomini, che ha offerto una panoramica delle peculiarità valsabbine, sempre più appetibili: la Rocca stessa, oggetto ogni anno di importanti sistemazioni che la rendono sempre diversa, ma anche la gastronomia sempre più ricca, le occasioni per fare sport ed un circuito museale di grande interesse.

Il presidente della Comunità montana, Giovanmaria Flocchini, che ha ringraziato i sindaci della valle, presenti in gran numero, e Sonny Colbrelli per come è stato capace di portare in alto il nome della Valle, ricordando anche altri campioni come Rambaldini e Zanoni nella corsa in montagna, Pavoni nell’enduro, i piloti Albertini nei Rally e Cerqui in pista, tanto per citarne alcuni:
«Una valle piccola, ma abitata da grandi sportivi, capaci di interpretare il DNA valligiano fatto di senso del lavoro e del dovere, unito alla capacità di guardare sempre avanti» ha detto il presidente.

Per Valle Sabbia Solidale, che da un anno gestisce la Rocca, ha parlato il suo presidente, Diego Prandini: «Sempre più la Rocca sta diventando elemento trainante nella valorizzazione delle piccole e grandi gemme presenti in ogni Comune della Valle».

Marco Baccaglioni, direttore delle Società partecipate pubbliche valligiane, ha posto l’accento sulla formazione, elemento di vitale importanza per garantire un futuro alla Valle.

Fra i tanti sono intervenuti la presidente della Cassa Rurale Sonia Bonenti parlando di attenzione al territorio, Stefano Lucchini per Maniva Ski, Marco Capitanio e Alessandro Ferrari per Confindustria Brescia... prima delle performance culinarie dell’Alberghiero.

Messa così in piazza, insomma, la Valle Sabbia ha mostrato di sapersi proporre per un turismo sempre più maturo e consapevole.

E c'eravamo anche noi, con la telecamera di Armando Ponchiardi, a fare acune domande agli ospiti.
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