Hub vaccinale di Gavardo, otto mesi di grande impegno

Dopo otto mesi di onorato servizio, ha chiuso i battenti il Centro vaccinale di Gavardo, allestito da Asst Garda, in collaborazione con l’amministrazione comunale di Gavardo, presso il centro sportivo gavardese.

La struttura ha iniziato a funzionare il 24 febbraio e ha terminato sabato scorso, 23 ottobre, dopo 8 mesi quasi ininterrotti di vaccinazioni anticovid per la popolazione della Valle Sabbia e del medio e alto Garda.

All’inizio, per la popolazione più anziana, prima over 80 e poi over 75, sono stati allestiti anche dei centri vaccinali in alta valle (Nozza e Bagolino) e per l’alto Garda a Gargnano. Poi l’hub di riferimento per tutti è stato questo di Gavardo.

L’amministrazione comunale gavardese è stata in prima fila nella gestione logistica della struttura, che all’inizio occupava solo la tensostruttura del centro fiera, poi da metà aprile è stato ampliato.

«Ci era stato chiesto in piena emergenza la disponibilità della struttura del centro sportivo – ricorda il sindaco Davide Comaglio – e ben volentieri l’abbiamo messa a disposizione. La struttura si è dimostrata funzionale e non abbiamo mai avuto problemi di gestione. Questo grazie all’impegno di tutti: degli operatori sanitari e dei tanti volontari che si sono alternati nell’accoglienza.
Per questo va rivolto un plauso all’assessore ai Servizi sociali, Caterina Manelli, e alla responsabile del Gruppo comunale di Protezione civile, Francesca Spina, che hanno gestito i turni dei tanti volontari».

Per l’allestimento e la gestione della struttura l’amministrazione comunale ha anticipato 250 mila euro di fondi Covid, ed è in attesa del rimborso da parte della Regione.
Nella prima fase c’erano stati dei problemi dovuti al sistema di prenotazione di Regione Lombardia, risolti poi affidando le prenotazioni al sistema di Poste Italiane.
L’hub inizialmente funzionava con sei linee di vaccinazione, e dopo metà aprile ha raddoppiato con 10 linee, giungendo a vaccinare 1000 persone al giorno.

Una presenza costante presso l’hub è stata quella dell’assessore Manelli che con la responsabile della Protezione civile gavardese Francesca Spina, ha gestito i turni dei volontari.

«È stato un periodo impegnativo per la gestione logistica complessiva – riferisce l’assessore Manelli –, ma nel contempo arricchente dal punto di vista umano.
La presenza dei volontari dei diversi paesi della valle ha permesso di trasmettere anche un senso di sicurezza ai cittadini.
Si è creato un clima unico di collaborazione e di sinergia fra la parte sanitaria e quella dei volontari, consapevoli di svolgere una missione importante.
Quando si sono presentate delle criticità abbiamo avuto la piena collaborazione del direttore sanitario dell’ospedale di Gavardo dott. Dalfini e del direttore sociosanitario dell’Asst Garda dott.ssa Brenna».

Presso l’hub vaccinale di Gavardo sono state somministrate dal 24 febbraio al 23 ottobre, 144.993 dosi di vaccino anticovid, delle quali 76.326 prime dosi, 67.431 seconde dosi e 1.236 terze dosi.

Notevole anche l’impegno dei volontari: le ore prestate assommano a 16.000, più di 5000 solo i volontari della Protezione civile di Gavardo.

Per tutti i volontari e gli operatori sanitari impegnati nell’hub di Gavardo l’amministrazione comunale organizzerà un pranzo a base di spiedo per sabato 6 novembre, a cura dei volontari del Borgo del Quadrel.